La vergogna della corruzione si abbatte ancora su Sorrento. Quello che ormai è l’ex sindaco viene raggiunto da una seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere, ed è ora accusato di aver messo in campo un sistema di tangenti assolutamente redditizio. Al suo fianco, il vicesindaco finto, ovvero autoproclamatosi tale, una specie di sensitivo da tv private: col primo cittadino si divideva i proventi degli affari illeciti. Il sindaco, Massimo Coppola, eletto col centrosinistra e da un paio di liste civiche, è accusato di aver taglieggiato gli imprenditori locali fino al momento in cui uno di loro, esasperato, ha raccontato tutto agli inquirenti. E si sono aperte le porte del carcere per undici componenti della banda; altri cinque sono stati mandati agli arresti domiciliari. Coppola raccoglieva tangenti tra il 7 e il 10 per cento, ha riferito ai giornalisti il procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. Nel mirino, 36 appalti indetti o aggiudicati dal Comune tra il 2022 e il 2024, per un importo totale a base d'asta di oltre 35 milioni di euro (di cui 15 milioni finanziati con fondi Fesr e 4,5 milioni finanziati con fondi Pnrr).
L’altro compare della vicenda, Raffaele Guida, il sensitivo, comunicava col sindaco attraverso sim per cellulari destinate ai migranti con nomi di fantasia, in modo da tentare di non far capire di che cosa si trattasse. I cellulari, chiamati “canarini”, erano utilizzati per comunicare e parlare liberamente tra loro. Durante le indagini sugli appalti pilotati affidati dal comune di Sorrento, i finanzieri hanno avuto il supporto di tecnologie all’avanguardia e personale specializzato nell’utilizzo dell'apparecchio Imsl-Imei catcher; hanno individuato utenze telefoniche e hanno accertato che Massimo Coppola e Lello il sensitivo erano soliti utilizzare delle utenze telefoniche fittizie. Un vero e proprio sistemadi malaffare che in Campania comincia ad essere davvero diffuso.
Sindaco di Sorrento arrestato, il ruolo di "Lello il Sensitivo"
Appalti, mazzette nel ristorante e... sensitivi. Sempre più imbarazzante politicamente e non solo la vicenda di M...L’operazione che ieri ha portato all’esecuzione delle ordinanze di misura cautelare segue l’arresto in flagranza di reato di Coppola, con un collaboratore componente del suo staff, Francesco Di Maio, durante una cena in un ristorante di Sorrento. «Pur avendo pagato e avendo avuto appalti l’imprenditore che ha denunciato tutto era disperato» afferma Fragliasso, parlando di un operazione «non facile e presidiata dalla Gdf, con telecamere nel locale», installate anche nella toilette, «perché sapevamo le abitudini del sindaco che non era uso sporcarsi le mani e quindi faceva lasciare il denaro nella toilette dal suo intermediario, dove poi lo andava a ritirare», ha detto ancora il procuratore. Un «collaudato sistema corruttivo» organizzato e gestito per anni dall’ex sindaco che ha inquinato le procedure di affidamento degli appalti pubblici. In pratica, il “sistema Sorrento”.
Abbastanza sconcertante il ruolo di Raffaele Guida. Egli, pur non avendo un incarico formale all’interno dell’amministrazione comunale, aveva un rapporto di «immedesimazione organica» con Coppola, e si considerava l’alter ego del sindaco, al punto da presentarsi agli imprenditori proprio come «vicesindaco» sulla base di «autoinvestitura astrale», stando a quanto evidenziato dal gip. Tra gli aspetti più gravi emersi dall’indagine della procura il fatto che l’ex sindaco Coppola, «abbia praticamente delegato un soggetto del tutto estraneo all'amministrazione comunale e di dubbia personalità, Guida Raffaele, detto “Lello il sensitivo”», dice Fragliasso, riprendendo anche quanto scritto dal gip a rappresentarlo nelle interlocuzioni, non solo illecite, con gli operatori economici che avevano rapporti con il Comune di Sorrento, consentendo che Guida si ingerisse nelle scelte amministrative dell’ente comunale, di competenza del sindaco, di fatto devolvendogli, a fini illeciti, una parte rilevante della gestione della cosa pubblica».
Indubbiamente un vicenda gravissima che continua a gettare ombre sul modo di amministrare in Campania. Già altri gravi fatti di corruzione si sono registrati in diverse realtà della regione, anche se i partiti del centrosinistra – fatte salve sporadiche dichiarazioni di singoli – sembrano disinteressarsene. Eppure, la regione è alla vigilia delle elezioni ed è abbastanza curioso che siano gli stessi pentastellati, che puntano alla guida della regione, gli unici a tacere sugli scandali. Evidentemente l’abbraccio del Pd serve a nascondere tutto sotto il tappeto. Ma i nodi vengono al pettine, al solito, e chissà che cos’altro può emergere...