Il meglio del peggio, la sinistra nostrana, lo sta offrendo dopo la chiusura dell'accordo sui dazi tra Ue e Usa, con Ursula von der Leyen che ha stretto la mano a Donald Trump per le tariffe al 15%, il risultato raggiunto alla vigilia, direttamente dalla Scozia. Certo, non il massimo della vita, ma poteva anche andare (molto) peggio. Altrettanto certo, le strategie negoziali di Bruxelles si sono rivelate piuttosto fallimentari, spuntate.
Eppure, alle nostre latitudini, per i progressisti la colpa è... di Giorgia Meloni, ovviamente. Già, perché secondo loro, in virtù del rapporto che la lega a Trump, avrebbe dovuto ottenere chissà che cosa, come se le trattative le conducesse lei in prima persona. Già, curioso. O meglio: ridicolo. Così come è ridicolo il fatto che i cantori di Ursula, oggi, si trasformino a tempo record nei detrattori della presidente della Commissione Ue (e sì, stiamo sempre parlando della sinistra nostrana).
Tra i vari esempi che si possono pescare dal mazzo, ecco quello di Alessia Morani, elemento di spicco del Pd, che ospite a L'aria che tira su La7 si produce in un'intemerata che fa acqua da tutte le parti. Chiamata in causa dal conduttore, Francesco Magnani, a commentare l'accordo, ecco che parte in quarta, subito una farneticazione: "Sono i sovranisti! La destra mondiale da Trump a quella nostrana è questa roba qua: ognuno fa i propri interessi e nel fare i propri interessi danneggia l'altro".
Dazi, la sinistra si copre di ridicolo: "Devastante", "Una resa", "Fallimento!"
Non che ci fossero molti dubbi, ma il nostro “campo largo” ben prima della conclusione dei negoziati tra Uni...Et voilà, colpa della "destra mondiale". Morani riprende: "È questo il frutto delle politiche di Donald Trump che però avrà il paradosso che danneggerà più gli americani che gli europei, a questo punto. Questa trattativa la abbiamo clamorosamente perso azzerbinati come siamo nei confronti di Trump, e la prima che ha voluto un atteggiamento accondiscendente si chiama Giorgia Meloni... diceva che non si può fare una guerra commerciale!", tuona la Morani tirando in ballo, va da sé, il premier.
"A un bullo - riparte ancora - non si risponde porgendo l'altra guancia, si risponde mettendo sul tavolo le armi, non quelle che sparano, ma quelle commerciali che si hanno. Noi non l'abbiamo fatto. Abbiamo fatto in modo che Trump potesse vincere questa battaglia da un punto di vista mediatico, con danni enormi per le nostre imprese. E della Borsa che va bene, francamente, ce ne facciamo poco. I danni che avremo in termini di perdita nazionale e di posti di lavoro saranno una catastrofe, bisogna che lo diciamo. E chi è amico dei sovranista o è sovranista dovrebbe dire che vi abbiamo preso in giro, perché non gli interessa nulla del popolo. Le conseguenze di tutta questa storia le pagherà il popolo...", conclude Alessia Morani. Tutto da ridere
L'aria che tira, qui il video dell'intevento di Alessia Morani