Una opposizione catastrofista e “ridicola”, quella che attribuisce alla premier italiana Giorgia Meloni l’esito della trattativa sui dazi condotta dal presidente americano Trump e la presidente della Commissione Ue Von der Leyen. Non ci va giù leggero Luigi Crespi, spin doctor ospite di Andrea Pancani a Coffee Break, su La7. «Preoccupati di cosa? Non sapete ancora nemmeno quali sono i termini dell’accordo... Calma, guardate le cose bene», ammonisce rivolgendosi ad Anna Ascani, deputata del Pd in studio. «L’unica cosa che trovo ridicola è una presidente del Consiglio che sola in Europa parla di dazi sostenibili- si infervora la dem -. Non lo fanno neanche i tedeschi, neppure Merz che sappiamo essere stato uno di quelli che volevano questo accordo. L’unica che ha detto che sono sostenibili è Giorgia Meloni, io questo sì lo trovo ridicolo».
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...«Von der Leyen - prosegue - invece che ascoltare la sua maggioranza in Europa, compresi i socialisti, ha deciso scientemente di spostare l’asse, lo ha fatto da tempo, e questo è il frutto di questo spostamento». «Toglietegli l’appoggio», la incalza Crespi. E qui la Ascani dimostra di essersi legata al dito le accuse precedenti. «Mi scusi però io l’ho fatta parlare e ho ascoltato cose francamente allucinanti». «Allucinanti? Addirittura?». «Sì, lei ha detto ridicole e io dico allucinanti, ognuno utilizza gli aggettivi che ritiene. Creano allucinazioni le cose che lei dice. Allucinante è un aggettivo adatto al contesto». «Si dia una calmata, cambi atteggiamento perché non è che mi impressiona».
La deputata prosegue: «Si crea l’idea che è l’opposizione ad aver sollevato il problema. Il problema nasce dal fatto che il presidente della Commissione europea, anziché ascoltare la sua maggioranza dove ci sono anche i socialisti che più volte hanno detto cosa fare e come e non sono stati ascoltati, ha scelto la linea dei governi, in Europa è da tempo che prevale questa linea e questo è un grosso problema. I governi vanno da un'altra parte, tra questi c’è anche quello di Meloni che oggi dice una cosa ridicola». «Non faccio l’avvocato della Meloni ma già ieri diceva che “dobbiamo conoscere i dettagli”», interviene Pancani. «Se mi si dice che l’Europa segue la Meloni allora non capisco perché poi l’opposizione continua a dire che l’Italia è ininfluente in Europa - si limita a osservare Ylenja Luaselli, deputata di Fratelli d’Italia -, è un cortocircuito continuo quello della sinistra, a seconda delle necessità si cambia la posizione della Meloni».