Se in Italia una donna ha un po' di potere, subito per la sinistra diventa una "zarina"

Caterina la grande si starà rivoltando nella tomba. Probabilmente le fischiano le orecchie
di Brunella Bollolimercoledì 13 agosto 2025
Se in Italia una donna ha un po' di potere, subito per la sinistra diventa una "zarina"

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Caterina la grande si starà rivoltando nella tomba. Probabilmente le fischiano le orecchie. Era nata principessa tedesca, dopo il matrimonio con Pietro III divenne imperatrice; lo zar, non aveva il carattere forte di lei, e quando la moglie mise in atto insieme alla corte il suo piano per estrometterlo, Pietro lasciò fare: i pantaloni in famiglia li portava lei. Era il 1762, Caterina fu una zarina potentissima, descritta come una vera comandante nonché “degustatrice di amanti” con i quali però non divise mai lo scettro del potere. Guidò la Russia per 35 anni, tra riforme più o meno illuminate. Oggi a Mosca una delle “zarine” è Maria Zakharova, discussa direttrice del dipartimento dell’informazione del ministero degli Esteri. La chiamano così per il piglio comunicativo e le scudisciate verbali a chi osa criticare le azioni del suo capo, Ue in primis; per il tono minaccioso con il quale difende l’operazione speciale del Cremlino contro chi osa dire che è ora di finirla, per le dichiarazioni incendiarie verso gli avversari.

Tuttavia non sembra che Putin abbia intenzione di abdicare a favore della Zakharova, anche perché non sono sposati ed è tutta un’altra storia; inoltre lei non è l’unica fedelissima del presidente russo. Ce ne sono di sicuro altre. In Italia per fortuna non c’è alcuno zar, a Palazzo Chigi abbiamo una presidente del Consiglio donna, che è anche fondatrice e leader di Fratelli d’Italia, il primo partito in quanto a consensi, e a nessuno sarebbe mai venuto in mente, all’epoca di Alleanza nazionale, di chiamare Giorgia Meloni “la zarina” di Gianfranco Fini, anche se poi il potere della destra l’ha preso lei visto che l’ex segretario del Msi ha fatto altre scelte. Non abbiamo lo zar però, il termine zarina compare di frequente sui giornali di opposizione e non sempre in termini elogiativi. Presuppone sempre qualcosa di non detto, descrive una donna che esercita il suo ruolo in modo troppo autoritario ai danni di un presunto debole zar che si lascia facilmente manipolare e mettere in piedi in testa dalla fedelissima pronta a scalzarlo.

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Ovviamente la 32enne Fantini è troppo bella per quel ruolo, in passato ha pure partecipato al concorso di Miss Italia e questo fa di lei una «scalatrice» dei palazzi della politica con uno stipendio che andrebbe bene per un uomo, non per una giovane capo segreteria. Ci sarebbe a questo punto da ripensare a tante battaglie delle femministe di sinistra, che invocano parità e considerazione, poi quando a destra si fa largo una donna restano spiazzate e gridano allo scandalo. Oppure le definiscono «zarine», cioè donne spregiudicate e in grado di soppiantare l’inutile maschio di turno. Mala storia di Caterina la grande finora non si è ripetuta.

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