Calabria, l'audio che svela i "giochi sporchi" di Pd e M5s: sinistra a pezzi

giovedì 14 agosto 2025
Calabria, l'audio che svela i "giochi sporchi" di Pd e M5s: sinistra a pezzi

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Centrosinistra in frantumi in Calabria dopo la diffusione di un audio del segretario regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Fernando Pignataro. In un messaggio vocale di 11 minuti mandato nel gruppo Whatsapp dei dirigenti di Sinistra italiana, ha svelato diversi retroscena relativi alla coalizione, sbugiardandone la compattezza, in realtà inesistente. L'audio sarebbe dovuto rimanere riservato e invece in poco tempo è passato da una chat all'altra, fino a quella della segretaria del Pd Elly Schlein, che non avrebbe reagito benissimo al contenuto di quel messaggio. 

Quanto accaduto non favorisce affatto il centrosinistra, soprattutto in vista delle regionali in programma il prossimo ottobre. La coalizione è ancora alla ricerca del suo candidato alla presidenza. Nell'audio in questione, rilanciato dal sito Open, il segretario regionale di Avs avrebbe parlato di veti, controveti e di dissidi interni ai partiti nonché di “giochi sporchi” del leader del M5s Giuseppe Conte e del Pd. L'intenzione di Pignataro era informare i suoi sull'esito dell'incontro di lunedì scorso a Lamezia Terme, ma nel farlo sarebbe scivolato in rivelazioni scomode. Parlando della possibile candidatura di Pasquale Tridico, europarlamentare del M5s, Pignataro avrebbe detto che l’appoggio del Pd sarebbe solo un espediente per "porre un freno a un’eventuale candidatura di Avs", rivendicata nei giorni scorsi anche da Angelo Bonelli in un'intervista al Corriere della Sera. 

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Secondo Pignataro, dietro la candidatura di Tridico in realtà ci sarebbe una strategia ben precisa: Tridico avrebbe "messo in difficoltà il Pd con una rinuncia quasi definitiva" e il M5s l'avrebbe accettata pur sapendo che alla fine non si sarebbe concretizzata per avanzare poi il nome della deputata Vittoria Baldino. Un "gioco delle parti un po' sporco", avrebbe detto il segretario regionale di Avs. Aggiungendo poi che ci sarebbe un veto politico dei dem nei confronti dell'eventuale candidatura del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi di Avs. A tal proposito Pignataro avrebbe informato i suoi che nel corso della riunione "metà della platea" - tra cui Italia Viva, Più Europa, Rifondazione, Demos - avrebbe già comunicato che, se Sinistra italiana manterrà il nome di Stasi, "noi ci orientiamo su di lui". Molti di questi, avrebbe proseguito, "sarebbero pronti ad abbandonare il tavolo" in caso di candidatura pentastellata alternativa a Tridico.

Continuando a parlare di Stasi, poi, il rappresentante di Avs in Calabria avrebbe affermato che "è un fatto assolutamente dirimente. Non possiamo accettare un veto, a qualsiasi livello, su qualsiasi nostra scelta, nell'unica regione in cui poniamo candidature, mentre noi non abbiamo mai posto veti su nessun candidato del Pd o del M5s. Siamo sempre leali, anche verso candidature che non sono le nostre". Intanto le reazioni non si sono fatte attendere. A livello regionale i dem avrebbero parlato di un comportamento "imbarazzante" chiedendosi: "Ma ci rendiamo conto chi hanno scelto come segretario? Tu dai informazioni non necessarie ai militanti". 

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