Quanto accaduto tra il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e il presidente francese Emmanuel Macron è bastato a scatenare la sinistra. “Volgare”. “Imbarazzante”. “Meloni si dissoci”. “Il silenzio della premier fa rumore”. Queste alcune delle reazioni delle opposizioni alle parole del vicepremier contro il capo dell'Eliseo. Il leader della Lega, in particolare, commentando l'ipotesi di inviare truppe francesi sul territorio ucraino per combattere contro la Russia, aveva consigliato a Macron di "attaccarsi al tram" e di andare personalmente a Kiev. Dichiarazioni a seguito delle quali il governo francese ha convocato l'ambasciatrice italiana,
"Lo abbiamo detto sin da subito che le dichiarazioni imbarazzanti di Salvini contro Macron mettevano dentro un alone di ambiguità il governo e l'azione della presidente del Consiglio, che a Washington e nel Consiglio europeo siede al fianco del presidente francese predicando l'unità europea e a Roma lascia il suo vice attaccare con toni sguaiati uno dei nostri principali alleati - ha commentato sui social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia viva -. Avevamo consigliato a Giorgia Meloni di chiarire da subito la posizione, per non esporre il nostro Paese a una brutta figura internazionale. Non lo ha fatto e ora il nostro ambasciatore a Parigi è stato convocato dal governo francese aprendo una pagina imbarazzante per l'Italia".
Macron, "parole di Salvini inaccettabili". Convocata l'ambasciatrice italiana
La Francia ha convocato giovedì l'ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D'Alessandro, "a seguito...Immancabile la critica del portavoce dei Verdi e parlamentare di Avs Angelo Bonelli. "Salvini è il vicepremier e se lo dimentica sempre e conseguentemente usa un linguaggio volgare non adeguato al ruolo che riveste. Meloni dovrebbe insegnare o quanto meno ricordare a Salvini come ci si comporta e pertanto dovrebbe censurare le parole del suo vicepremier che hanno provocato un incidente diplomatico tra Italia e Francia. Che i militari italiani non debbano andare in Ucraina è fuori discussione ma con il linguaggio da osteria, Salvini dimostra di non essere adeguato al ruolo che ricopre".
Dal Pd si è fatto sentire Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo. "La chiamano 'moderata ed europeista'. In realtà Giorgia Meloni tace, mentre il suo vice insulta un presidente amico e alleato. Moderata? Il silenzio di Meloni fa più rumore di mille urla", ha scritto su X. Il leader di Azione Carlo Calenda, invece, ha parlato di "toni da Bar dello Sport".