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Scontro in Commissione Antimafia

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Il leghista Buonanno ribadisce la sua posizione sui mafiosi suicidi e scoppia la protesta del Pd

Eleonora Crisafulli
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Non se le sono mandate a dire il leghista Gianluca Buonanno e Silvia Della Monica del Pd questa mattina in Commissione Antimafia. I toni erano accesi e poco è mancato allo scontro diretto tra i parlamentari di maggioranza e opposizione. La situazione è degenerata a Palazzo San Macuto durante la seduta dedicata all'audizione del ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Terminata la relazione del Guardasigilli sul piano straordinario del governo contro le mafie, i commissari hanno posto una serie di domande. Arrivato il turno di Buonanno, già noto per le sue affermazioni nei confronti dei carcerati suicidi, il clima si è surriscaldato. "Non auguro la morte a nessuno. Ma se uno è un terrorista, un pedofilo o un mafioso e si suicida, io non provo alcuna pena, soprattutto se penso che ha sciolto un bambino nell'acido o che ha commesso stragi di Stato". Poi, rivolgendosi al senatore dell'Idv e avvocato di alcuni pentiti Luigi Li Gotti, ha aggiunto: "Ho sentito che qualcuno ha qui nominato Falcone. È un'ipocrisia che lo faccia chi è stato il legale di Buscetta e di Brusca...". Immediata la protesta dell'opposizione: "Come si permette?", è scattata Della Monica. "Siete degli impocriti..", ha replicato Bonanno, che avrebbe poi incalzato con qualche epiteto poco gentile nei confronti di Della Monica. La bagarre è stata sedata solo quando il presidente della commissione, Giuseppe Pisanu, si è alzato in piedi, ha minacciato gridando la sospensione della audizione e solo allora gli animi si sono placati.

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