"Serve che la Bce affronti la sopravvalutazione dell’euro, magari con quantitative easing o un significativo ulteriore taglio dei tassi per bilanciare il rapporto tra euro e dollaro": a dirlo Tommaso Foti, ministro per gli Affari Ue, che in un'intervista a La Stampa ha fissato le priorità in vista dell’autunno caldo per l’export imposto da Washington. A breve, infatti, l'impatto dei dazi americani sulle imprese italiane si farà sentire.
A tal proposito il ministro ha spiegato: "L’impatto arriverà, ma possiamo lavorare per attutirlo. Che i dazi siano negativi lo sappiamo e lo abbiamo già detto. Detto ciò, non dovremmo dimenticare che il mercato Usa pesa per il 12% del nostro export. È tanto, ma non è tutto. Il sistema Italia dovrà saper sfruttare i due vantaggi che ha – la varietà dei prodotti e il marchio Made in Italy – per rilanciarsi attraverso competitività e innovazione".
Foti insorge contro Putin: "Da Mosca toni inaccettabili"
"Cosa potrà portare l'incontro tra Trump e Putin non può saperlo nessuno. Di certo vi deve essere...L'obiettivo, insomma, è allargare "il nostro raggio d’azione attraverso nuove partnership economiche": ha sottolineato Foti. In tutto questo, l'Europa dovrà, a suo dire, continuare "a negoziare con gli Usa. Per le compensazioni il presupposto ora è uno solo: è presto. Pensiamo ai vini, dove ci sono accordi ancora da finalizzare. Serviranno misure compensative, certo, ma più avanti. È l’Europa che deve farsi carico degli squilibri, tenendo conto che in base ai prodotti e all’export non tutti i Paesi sono colpiti allo stesso modo. In parallelo Bruxelles deve recuperare margini di produttività e abbattere i dazi 'interni': quelli della burocrazia, che secondo Mario Draghi pesano quanto i dazi americani".