La riforma della legge elettorale di Giorgia Meloni piace anche a Elly Schlein. Nonostante in pubblico la leader del Pd la critichi, dietro le quinte, ai suoi rivelerebbe di desiderarla. Il motivo è chiaro: l'indicazione del candidato (o della candidata) premier nella scheda. A dirlo è Il Foglio per cui se Meloni porterà a casa il risultato, il piano di Schlein (che nel frattempo mostra di non volere quella legge per non allarmare l’alleato Giuseppe Conte) è già pronto. D'altronde la segretaria dem è convinta di avere la vittoria in tasca.
Anche se i sondaggi danno Conte a pochi passi dalla leader dem nel gradimento del centrosinistra (li distanziano tre punti in percentuale), il Movimento 5 Stelle sui territori non ha la stessa capacità di azione del Partito democratico. In caso contrario, se cioè Meloni non riuscisse nell’impresa, Schlein avrebbe dunque più problemi. La segretaria infatti sa che a quel punto i grillini rifiuterebbero di andare alle elezioni politiche con una candidatura unitaria e non parteciperebbe nemmeno a eventuali primarie. E dopo il voto, anche in caso di vittoria dei cosiddetti progressisti, l’entrata di Schlein a Palazzo Chigi non sarebbe assicurata.
Pd-M5s, l'asse sulle Regionali nasconde le tante spine in politica estera
Con tutto quello che accade nel mondo, pur a tanta distanza apparente da noi, a 2.300 chilometri da Kiev, 2.340 da Gaza,...La segretaria sa bene che anche all'interno del suo partito c'è chi spera in una personalità terza rispetto a Pd e M5s alla guida del governo. Da qui il piano: "Schlein - si legge - ha stabilito che comunque anticipare il congresso a dopo le regionali può essere utile. La segretaria del Partito democratico, infatti, è convinta di vincere in tutte le regioni, eccezion fatta per Veneto e Valle D’Aosta. A quel punto, forte del risultato elettorale ottenuto convocherebbe il congresso per farsi riconfermare alla guida del Pd. In questo modo – è il ragionamento che fanno i suoi fedelissimi – anche in caso di sconfitta alle elezioni politiche, nessuno potrebbe chiedere a una segretaria eletta da poco di togliere il disturbo".