Si chiama "Perché non vinciamo mai. Analisi semiseria di un partito mai partito" il ritratto che l'ex presidente regionale del Pd in Sicilia, Antonio Ferrante, consegna ai lettori con una radiografia ironica e dettagliata del Pd, accompagnata da una riflessione sul perché, appunto, il centro destra ha la meglio rispetto alle aree progressiste.
Edito da Edizioni Gfe, il libro parte da una semplice domanda esplicitata nel titolo perché "è quella che spesso gli elettori del Pd si pongono, dopo ogni sconfitta - spiega Ferrante - accade sia a livello nazionale che regionale". Nelle pagine vengono ripercorse le tante mutazioni del Pd, tra riforme e congressi. "Ma questo libro è anche un omaggio ai militanti, ai segretari di circolo, ai tesserati - spiega ancora - quelli che parlano nelle assemblee e non vengono, spesso, ascoltati. Penso che oggi il Pd non riesca ancora a coinvolgere, come sarebbe opportuno fare, i suoi militanti che, molto spesso, mostrano di avere molta più visione rispetto ai dirigenti. Non a caso, infatti, i tesserati sono sempre di meno".
Pd, nel mirino adesso c'è Bonaccini: "Troppo morbido con Schlein"
Suona l'allarme al Nazareno. Adesso nel mirino c'è finito Stefano Bonaccini. Una resa dei conti inaspetta...Per l'autore uno dei limiti del partito è "il non saper comunicare - spiega -. Nel centrodestra, invece, non accade. Si fa comunicazione di squadra. Il rischio, per il Pd, è invece che i messaggi restino delle lettere morte".