Il coro "Giorgia Giorgia!", poi l'urlo da stadio "Un presidente, c'è solo un presidente!": Giorgia Meloni sale sul palco di Fenix, la kermesse organizzata a Roma da Gioventù nazionale, visibilmente emozionata e con un sorriso saluta il popolo dei giovani di Fratelli d'Italia.
Dopo aver ringraziato i responsabili di FdI, aver definito la platea "uno spettacolo" e difeso a spada tratta Charlie Kirk, condannando i "moralizzatori" che sono invece rimasti in silenzio di fronte agli sfregi alla memoria dell'attivista trumpiano ucciso nello Utah, la premier regala qualche frase destinata a diventare di culto tra i suoi sostenitori.
Con la riforma della Maturità, sottolinea la leader di FdI, "se ti rifiuti di sostenere una delle prove di esame vieni bocciato: se fai volontariamente scena muta, magari perché pensi di portare avanti così chissà quale battaglia politica, poi devi ripetere l'anno. Perché il compito della scuola è insegnare, ma anche accettare il giudizio, rispettare le regole, e insegnare che a ogni cosa che fai seguono delle conseguenze. Perché non ne possiamo più dei disastri del '68, il 6 politico, una meritocrazia fondata su una distorta idea di uguaglianza".
Quindi, al termine del suo intervento conclusivo, ecco un'altra battuta "da stadio". "Mi avvio a finire perché so che c'è una partita importante e non voglio fare la fine di Fantozzi, con la corazzata Potemkin con le radioline", avvisa alludendo al derby tra Lazio e Roma, al via all'Olimpico alle 12.30. E giù risate e appalusi.
Grazie ragazzi!#Fenix pic.twitter.com/Ns71mUkYWp
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 21, 2025