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Capezzone e le violenze pro-Pal: "Michele Serra e i maranza", cosa spunta sui giornaloni

Città vandalizzate ma i giornali di minimizzano: "Pochi violenti, manifestazione rubata e così via Alla fine gli st***i siete voi che non avete partecipato". La #rassegnascorrettissima di #DanieleCapezzone
di Claudio Brigliadorimartedì 23 settembre 2025
Capezzone e le violenze pro-Pal: "Michele Serra e i maranza", cosa spunta sui giornaloni

(X Daniele Capezzone)

2' di lettura

Disordini, città prese d'assalto, Milano vandalizzata, la violenza nelle manifestazioni pro-Pal. Eppure, sottolinea Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi, la fotografia pare essere un'altra. 

"Qual è però il tentativo di vari giornali, Avvenire, Corriere della Sera, Stampa, Repubblica, il Fatto?", domanda il direttore editoriale di Libero. "Dire che pochi infiltrati hanno rovinato una bella manifestazione partecipata, è il commento di Avvenire, ma anche del Corriere della Sera che parla di un'ala dura composta dai maranza. Tutti gli altri sarebbero bravi ragazzi. Monsignor Franco scrive che così si fa un favore alla retorica del governo. Michele Serra dice che qualcuno ha rubato la manifestazione. E il Fatto addirittura ha una titolazione che spiega che ci sono 100 cattivi e decine di migliaia buoni e buonissimi. Gli str***i siete voi che non avete partecipato".

Echi del funerale di Charlie Kirk, vandalizzato pure quello. Al Tribunale di Tempio Pausania c'è poi la condanna per Ciro Grillo e i suoi amici per l'accusa di violenza sessuale di gruppo.

"Diverse altre cose da guardare: la faccenda ri-tirata fuori da Massimo Giletti della audizione molto ben preparata tra Scarpinato, ex magistrato e membro della Vigilanza, e il suo ex collega Natoli con una difesa clamorosa di Marco Travaglio che dice 'quelli non volevano mettersi d'accordo, volevano fare uscire tutta la verità'. Si sono lette difese più credibili da parte di Travaglio". E oggi c'è il voto in commissione sulla revoca all'immunità della europarlamentare Ilaria Salis.