Così come la Russia è stata esclusa ufficialmente dalle competizioni sportive ufficiali, venendo di fatto estromessa da europei e mondiali negli sport a squadra e costringendo gli atleti a competere senza bandiera negli sport individuali, ora arriva la medesima richiesta anche per Israele. Se ne fa promotrice la sua nemica più acerrima, Francesca Albanese, e altri sette relatori speciali dell’Onu sulla Palestina. Questa la richiesta a FIFA e UEFA: “Le organizzazioni internazionali private, come le associazioni sportive internazionali quali la FIFA e la UEFA, sono vincolate dal diritto internazionale in materia di diritti umani, in conformità con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani. Le squadre nazionali che rappresentano Stati che commettono gravi violazioni dei diritti umani possono e devono essere sospese, come è già successo in passato. È chiaro che il boicottaggio deve essere rivolto allo Stato di Israele e non ai singoli giocatori. Abbiamo sempre sostenuto che gli individui non possono subire le conseguenze delle decisioni prese dal loro governo; quindi, non dovrebbero esserci discriminazioni o sanzioni nei confronti dei singoli giocatori a causa della loro origine o nazionalità”.
La Albanese e i suoi sodali, poi, proseguono così: “Lo sport deve rifiutare la percezione che sia tutto come al solito. Gli organismi sportivi non devono chiudere gli occhi di fronte a gravi violazioni dei diritti umani, soprattutto quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare le ingiustizie. Gli Stati in cui hanno sede le organizzazioni internazionali, gli Stati che organizzano competizioni e quelli che partecipano a competizioni sportive con Israele devono considerare i propri obblighi di non rimanere neutrali di fronte al genocidio. Esortiamo la FIFA – concludono la Albanese e gli altri suoi sette colleghi - a smettere di legittimare la situazione derivante dalla presenza illegale di Israele nei Territori palestinesi occupati. Esiste un imperativo giuridico e morale di adottare ogni misura possibile per porre fine al genocidio a Gaza”.
Francesca Albanese, il rapporto che la incastra: cosa ha insabbiato
Francesca Albanese e Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi: gli ultimi due rapporti pub...Poi un reminder verso la FIFA: “La conclusione della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est e Israele, secondo cui Israele sta commettendo un genocidio è l’ultima di una serie crescente di organismi internazionali che affermano che nei territori palestinesi occupati si sta commettendo un genocidio. L’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024 ha ricordato a tutti i paesi il loro obbligo giuridico di agire contro il genocidio”. Come cambierebbe, a quel punto, il girone dell’Italia, accomunata proprio con Israele? Verrebbero annullati tutti i risultati fin qui maturati, compreso il rocambolesco 5-4 di Debrecen in favore degli azzurri. Israele, fin qui, ha vinto con l’Estonia andata e ritorno (2-1 e 3-1) e con la Moldavia (4-0), perdendo invece con l’Italia e la Norvegia (2-3). Gli scandinavi resterebbero primi a 12 punti (differenza reti +20), l’Italia seguirebbe a 6 (+6), Estonia a 3 (-5), Moldavia a 0 (-18).