Alla fine hanno gettato la maschera, quelli della Flotilla. L'obiettivo dietro alla "missione umanitaria per Gaza" era quello di scatenare una guerra mediatica contro Israele, ma soprattutto contro il governo italiano. E lo dimostra l'intervista di Repubblica a Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla. Il volto per così dire "dialogante" degli attivisti pro-Pal, che accusa l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni di essersi "intromesso" nella trattativa. Un'accusa che arriva dopo che Palazzo Chigi e ministro della Difesa si sono attivati per far scortare da una fregata le imbarcazioni dirette verso le acque israeliane, avvertendo però dei rischi gravissimi nel caso la flotta improvvisata non si fermi prima di forzare il blocco.
Il governo, attacca la Delia, "allo stato si è limitato a ribadire le proposte che ha già fatto. Che noi abbiamo già rifiutato. Il governo si è appropriato di un canale che si stava esplorando con il cardinale Pizzaballa, portandolo su strade diverse". I rappresentanti del Patriarcato Latino, prosegue Delia, "hanno una rete di distribuzione nella Striscia, ci sembrava quello più in grado di garantire che gli aiuti arrivino effettivamente alle persone di Gaza. Rompendo il blocco imposto da Israele".
Con il Vaticano, ha spiegato, al momento non c'è "nulla di fissato. Ma i contatti con chi è a bordo sono continui e da parte loro c'è sempre stata apertura e disponibilità". Alla domanda sul centrodestra che la considera un'operazione contro la premier, Delia ha risposto: "E' un movimento internazionale, ci sono persone di 44 Paesi a bordo, dubito siano interessate alle sorti del governo Meloni. A noi, italiani inclusi, interessano la Palestina e Gaza. Se poi il governo Meloni si trova in opposizione agli obiettivi della Global Samud Flotilla e al sentimento di gran parte dell'Italia, non è certo responsabilità nostra".
Flotilla, Crosetto avverte: "Rischi elevati", loro tirano dritto
"L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale c...Chi si trova a bordo - ha assicurato - è consapevole dei rischi che corre: "E' stato messo in conto - ha sottolineato - confidiamo ancora che qualcuno dica a Israele che questa è una missione pacifica e come tale deve essere trattata".