Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini sta valutando la precettazione in vista dello sciopero generale proclamato per venerdì da Cgil, Fiom e Usb. L’orientamento della Commissione di Garanzia per gli scioperi, infatti, ha già stabilito che la motivazione addotta dai sindacati non rientra nei casi che giustificano il mancato preavviso. Salvini, fanno sapere fonti del Ministero, vuole evitare che "una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani".
"Irrispettosa la Flotilla, che in un momento decisivo per la diplomazia internazionale sceglie la provocazione - sono le parole dello stesso Salvini, leader della Lega -. Irresponsabili i sindacati di sinistra, che aizzano le piazze danneggiando gli italiani".
La Cgil guidata dal segretario Maurizio Landini ha atteso l'abbordaggio della Global Sumud Flotilla a poche miglia da Gaza da parte della Marina militare israeliana per passare dalle parole del pomeriggio ai fatti. Venerdì, come promesso, sarà sciopero generale. "L'aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all'ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all'incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali". Con queste parole, dunque, la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l'intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell'art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil "saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore".
Aderisce all'appello "blocchiamo tutto" anche la Fiom. "L'aggressione dell'esercito israeliano contro decine di navi civili impegnate in un'azione solidale e umanitaria verso le popolazioni della Striscia di Gaza è di una gravità estrema e senza precedenti. Come sempre le metalmeccaniche e i metalmeccanici sono in prima linea nella lotta contro la guerra, per l'umanità, per la dignità, per la solidarietà e il ripristino del diritto internazionale. Chiediamo al Governo italiano di intervenire per difendere l'esercizio dei diritti costituzionali dei propri cittadini impegnati in un'azione umanitaria, sanzionare il governo Netanyahu, bloccare gli accordi commerciali e militari con Israele e per riconoscere formalmente lo Stato di Palestina".