Nel giorno in cui ricorrono due anni dall'attacco di Hamas, Giorgia Meloni parla di "un clima che si sta imbarbarendo parecchio, questa storia l'Italia l'ha già attraversata. Diamo per normali cose che normali non sono: non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo a segnalarle e credo che ci siano responsabilità, di chi dice che hai le mani sporche di sangue. Da chi fa parte della classe dirigente e dice che questo governo è complice di genocidio. Penso che non si abbia più il senso delle parole che si usano, sapendo che è falso per fare propaganda. Questo molto grave". Ospite di Porta a Porta in onda martedì 7 ottobre su Rai 1 il premier ha raccontato che "io, il ministro Crosetto, il ministro Tajani e credo l'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio. Ora io credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere".
A maggior ragione se si considera che "l'Italia non ha autorizzato nuovi invii di armi a Israele dopo il 7 ottobre, siamo fra le nazioni europee che hanno avuto la posizione più rigida. La Francia ha fatto questa scelta un anno dopo di noi, la Germania questo agosto, la Gran Bretagna ha bloccato 30 forniture su 350. Noi abbiamo tenuto la posizione più rigida e veniamo accusati di cose che non abbiamo fatto con toni surreali da chi ha responsabilità di classe dirigente in questa nazione".
Giorgia Meloni a Cinque Minuti, lezione a Pd e M5s: "Dodici volte su sedici"
Giorgia Meloni a Cinque Minuti. La premier è stata ospite del programma condotto da Bruno Vespa in onda marted&ig...Reduce dal voto nelle Marche e in Calabria, Meloni si è detta soddisfatta. L'esito delle regionali "per me è molto importante, voglio dirlo. Per me è molto importante perché io credo, cioè, ho la conferma che gli italiani vedano i risultati e vedano quando ce la si mette tutta, anche quando non sono d'accordo su tutto. E soprattutto mi pare che capiscano quando si tenta di trattarli da scemi, come si fa quando il giorno prima del voto si propone la sospensione al bollo auto per i calabresi o come si fa addirittura quando, come è accaduto nelle Marche, si dice vota per me nelle Marche avrai lo Stato Palestina".
E ancora, nello studio di Vespa: "Penso che gli italiani invece dimostrino di guardare ai risultati di governo che sia in Calabria che nelle Marche erano buoni risultati, mi pare che sia anche quello che accade con il governo nazionale con le mille difficoltà che abbiamo e le mille cose che vorremmo riuscire a fare meglio, con i limiti. Però oggi si vede che c'è un governo che ha come bussola l'interesse nazionale e che sicuramente non si risparmia".
Alla domanda se aspiri al Quirinale, la leader di Fratelli d'Italia ha detto chiaro e tondo: "Mi basta e avanza fare il presidente del Consiglio. L'opposizione parla solo di me... Renzi ha il progetto di impedire alla Meloni di andare al Quirinale ma la politica si fa" per fare proposte da realizzare. L'opposizione fa politica contro, non so quanti cittadini decideranno di sostenerli".
Tra i prossimi obiettivi, la separazione delle carriere. Con la riforma costituzionale "io penso che stiamo dando all'Italia, agli italiani e alla giustizia un'occasione storica: liberare la magistratura dai condizionamenti della politica, dalla mala pianta delle correnti, rafforzare la terzietà del giudice. Sono norme di buonsenso che credo siano condivise dalla maggioranza degli italiani, anche da diversi esponenti politici dell'opposizione. E quindi vedremo, io la parte mia l'ho fatta. Quella riforma arriverà al cospetto del popolo e dovrà essere il popolo a dire come la penso. Io spero che votino in base al merito - sapendo che i referendum non avranno conseguenze sul governo, finiremo il nostro mandato - ma soprattutto perché i governi passano ma le norme costituzionali rimangono".