Libero logo

Ranucci, l'opposizione dà la colpa a Giorgia: "Governo mandante morale"

Per la sinistra quanto accaduto è figlio del clima da nuovi anni di piombo. Lerner: "Classi dirigenti sovversive". E per la Jebreal, che cita Gaza, c’è un "regime autoritario"
di Tommaso Montesanosabato 18 ottobre 2025
Ranucci, l'opposizione dà la colpa a Giorgia: "Governo mandante morale"

3' di lettura

 Il più esplicito è Dario Carotenuto, capogruppo del M5S in Vigilanza Rai: «Il governo è mandante morale (lo scrive in maiuscolo, ndr) di questo attentato». Sigfrido Ranucci, accusa nel post dal suo account su X, è stato lasciato solo, emarginato, dalla Rai (sottinteso: e quindi dal centrodestra, ecco il “mandante”): «Gli ha tolto la responsabilità della firma: contratti, trasferte, scelte editoriali, tutto strappato dalle sue mani e affidato a un altro dirigente. Non è stata una semplice mossa burocratica, è stato un attacco mirato».

Un’aggressione da parte «della peggiore destra di governo europea, insieme a quella di Orbán», gli fa eco Giuseppe Giulietti, ex capo dell’Usigrai, ex parlamentare progressista e ora coordinatore di Articolo 21, associazione che ha già convocato una piazza - «il giorno 21 ottobre alle ore 17»- per solidarizzare con il giornalista. L’obiettivo della manifestazione, però, è un altro: utilizzare l’attentato in chiave politica, anti-governativa, in nome del «clima creato contro Report» dalla maggioranza, che «ricorda le campagne di odio che precedettero l’editto bulgaro contro Biagi-Santoro-Luttazzi» ai tempi del governo Berlusconi: «Dalla Bulgaria, siamo passati direttamente a Predappio». Predappio è il luogo di nascita di Benito Mussolini e l’equazione è fin troppo facile: in Italia c’è il fascismo, ecco perché accadono queste cose.

Sigfrido Ranucci, la bomba con polvere pirica: dove porta la scoperta

L'ordigno che ha fatto esplodere l'auto del giornalista Sigfrido Ranucci sarebbe un ordigno artigianale confezio...

NUOVI ANNI DI PIOMBO
All’appuntamento ha subito aderito il presidente del M5S, Giuseppe Conte, che ieri si è prima recato sul luogo dell’attentato e a casa del giornalista, e poi a via Teulada per partecipare al presidio organizzato da Fnsi, Usigrai, Ordine dei giornalisti e Associazione stampa romana davanti alla sede della Rai. «Ora quei politici che hanno paralizzato l’operatività della commissione di Vigilanza (di centrodestra, naturalmente) si scusino per il dileggio e la delegittimazione costante che hanno fatto nei suoi confronti», scandisce l’ex premier, che martedì sarà in piazza.

C’è un mondo, politico e culturale, che accusa esplicitamente il centrodestra di aver creato il clima in cui è avvenuto l’attentato a Ranucci. «Abbiamo purtroppo imparato dal passato recente di questo Paese che non esiste bersaglio più semplice che un uomo lasciato solo», scrive su X Nicola Fratoianni, uno dei leader di Avs, evocando gli Annidi piombo.

Un parallelismo condiviso da Gad Lerner, secondo cui è in atto una riedizione dell’«Italia delle bombe e dell’intimidazione ai giornalisti scomodi».
Ora quel clima ritorna, «vigliaccamente sotto la regia di classi dirigenti sovversive». Del resto «quando la politica – il potere – si sente autorizzata a colpire i giornalisti, la democrazia non è in pericolo: è già stata violata», sentenzia Roberto Saviano. Per lo scrittore di Gomorra «quello che è accaduto non riguarda solo lui, ma il clima che stiamo accettando».

E poteva mai mancare un riferimento a Gaza? Certo che no. Eppure è quello che fa, con un salto mortale carpiato, la giornalista Rula Jebreal: «Bombardare i giornalisti è la strategia tipica dei regimi autoritari e genocidiari: da Gaza a Roma, la stessa logica omicida mira ad uccidere la verità, seppellire tutti i crimini, corruzione e azzittire, intimidire i giornalisti indipendenti». Il collegamento, ardito, è il seguente: la bomba contro Ranucci, in Italia, è come quelle di Israele, regime responsabile del “genocidio”, a Gaza. A Roma c’è un «regime autoritario», pare di capire, mentre a Gerusalemme c’è un «regime genocidiario». Tra tutti, vale citare il commento di Silvio: «Ma lei, per caso, sta insinuando che il mandante dell’attentato a Ranucci sia il governo italiano? Ma è seria?».

Giuseppe Conte, la sciacallata: "Sigfrido Ranucci delegittimato dal governo"

Giuseppe Conte sul luogo dell'esplosione. Il leader del Movimento 5 Stelle è andato là dove un ordigno...

ATTACCO ALLA PREMIER
Sul sito di Repubblica, il drammaturgo e attore teatrale Stefano Massini usa l’ironia: «In Italia non ci sono problemi con la libertà di informazione e di stampa. La presidente del Consiglio va negli Stati Uniti e dice che lei non parla con la stampa italiana, ma non ci sono problemi... è tutta una cattiveria, tutta una menzogna, l’Italia è un Paese perfetto». E anche quando si dà atto della solidarietà di Giorgia Meloni, come ad esempio fa Francesco Cancellato, direttore di FanPage, ecco il richiamo- della foresta- politico: «Se l’indipendenza del giornalismo è sacra, magari facciamo che i vertici Rai non li nomina più il governo».