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Lo svuota-carceri torna in Commissione

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Dopo l'accelerazione di ieri, la Camera rinvia il provvedimento sulla possibilità di scontare l'ultimo anno di pena ai domiciliari

Roberto Amaglio
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Il disegno di legge svuota-carceri viene rimandato al suo primo esame nell'aula di Montecitorio. Oggi, infatti, la Camera ha deciso di rispedire in commissione Giustizia il ddl per consentire l'esecuzione al proprio domicilio delle pene inferiori a un anno o degli ultimi 12 mesi di pena. Una sorta di retrofront, quindi, in virtù del fatto che solo ieri il Governo aveva dato il suo via libera al provvedimento che porta la firma del ministro Angelino Alfano. E pensare che era stato lo stesso Alfano a esprimere la sua soddisfazione per l'accelerazione decisa dal Governo. "Ieri c'è stata un'accelerazione: il Governo ha dato il suo sì unanime al percorso della legislativa", aveva sostenuto il ministro della Giustizia prima della decisione da parte della Camera. "La norma svuota-carceri raddoppia le sanzioni nei casi di evasione e consente, nei casi di scarso allarme sociale, la possibilità di scontare a casa l'ultimo anno del proprio debito con la giustizia". Insomma un provvedimento capace di conciliare le esigenze di sicurezza a quella delle condizioni dei detenuti nelle carceri italiane, ormai giunte alla saturazione. Oggi però è arrivata la richiesta di rinvio alla commissione, avanzata dal relatore del testo Alfonso Papa (Pd). Risorse – Intanto, oltre alla norma sull'ultimo anno ai domiciliari, il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, ha voluto anche rassicurare le Forze di Polizia Penitenziaria. “Confermiamo che il ministero della Giustizia devolverà tutte le risorse assegnategli nell'ultima finanziaria all'assunzione di 2mila agenti di polizia penitenziaria”.

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