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La Todde: "Segnale inquietante". L'assessore sfascia la vetrata di Sironi? Video da vietare

sabato 15 novembre 2025
La Todde: "Segnale inquietante". L'assessore sfascia la vetrata di Sironi? Video da vietare

2' di lettura

Vietato pubblicare le immagini dell'assessore sardo che cade e sfonda una vetrata. La governatrice grillina della Sardegna Alessandra Todde supera i confini della realtà esibendosi in una surreale rampogna.

Ricapitoliamo: pochi giorni fa, lo scorso 12 novembre, Emanuele Cani, assessore dell'Industria in Regione Sardegna, è scivolato mentre scendeva le scale del Ministero del Made in Italy finendo rovinosamente contro una vetrata disegnata da Mario Sironi. Cani ha riportato delle lievi ferite ed è stato medicato sul posto. La vetrata, che raffigurava un lavoratore e faceva parte di una serie dedicata alle corporazioni, considerata una delle opere più emblematiche del pittore sardo, è stata parzialmente danneggiata. Nelle ultime ore fa è stato diffuso anche il video, in cui si vede Cani perdere l'equilibrio, mentre scende la scalinata, e sfondare, battendo la testa, la parte bassa della vetrata.

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Tanti i commenti e gli attestati di solidarietà, espressi anche da esponenti politici sardi dell'opposizione di centrodestra. Come spesso accade purtroppo sui social ce se ne sono anche altri decisamente più violenti, con Cani messo alla berlina, e altri ancora più ironici e beffardi, in cui si paragona il filmato a una delle tante gaffe stile Paperissima. Ed è questo che ha fatto infuriare la Todde. 

"Quanto sta accadendo nelle ultime ore attorno alla figura del mio assessore Emanuele Cani è un segnale inquietante del degrado del dibattito pubblico", tuona la presidente sarda. "Una pericolosa caduta dalle scale, che poteva avere ben altre conseguenze - ha sottolineato la governatrice del Movimento 5 Stelle, in carica dalla primavera del 2024 - è stata trasformata in bersaglio di dileggio, sarcasmo e violenza verbale. Ancora più grave è la diffusione delle immagini dell'incidente. Non conosco le responsabilità, ma conosco il principio violato: il rispetto della persona".

Non si ricordano, per la verità, parole di indignazione così forte in casi analoghi che abbiano coinvolto politici, italiani o stranieri, di qualsiasi colore. La Todde tira dritto e rivolge "un invito, che è quasi un dovere civico, a chi ha partecipato a questo indecoroso teatrino: recuperare la misura, ritrovare il limite, rispettare la dignità delle persone e ricordare che non sono bersagli. Se la politica vuole essere all'altezza delle sfide che proclama di voler affrontare, deve per prima tornare a riconoscere il rispetto come confine invalicabile. Sempre".