«Secondo me Garofani potrebbe pensare a fare un passo indietro, tutelerebbe anche più il Quirinale e il Presidente». Lo ha detto ieri il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria alla trasmissione Tagadà in onda su La 7, riferendosi al consigliere del Quirinale investito dalla polemica dopo le frasi sula possibile alternativa politica di sinistra a Giorgia Meloni.
«Penso che dovrebbe essere la persona stessa a dare le dimissioni, non sto dicendo che dovrebbe licenziarlo il Presidente della Repubblica. Una persona che viene investita da un problema così grande forse dovrebbe dimettersi lui». Secondo Scurria, «Da un punto di vista istituzionale il caso è chiuso. Al Corriere della Sera Garofani non nega il fatto e questo non è una fonte di tranquillità. Anche il Pd si dovrebbe risentire, perché dice che il segretario del Pd non è in grado».
Quella mail anonima spedita ai giornali domenica mattina
Il “caso Garofani” inizia con una mail inviata domenica mattina, alle 13,24, da un indirizzo di posta intest...Da Forza Italia, intanto, il segretario e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea che il «caso è chiuso». Il problema, dice Tajani, «non era il presidente della Repubblica, di cui tutti abbiamo grande rispetto: è sempre comunque al di sopra delle parti. Il problema riguardava alcune dichiarazioni fatte in occasione di una cena da un consigliere del Quirinale».




