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Assalto a La Stampa, Augusta Montaruli: "Il vero legame tra sinistra e Askatasuna"

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martedì 2 dicembre 2025
Assalto a La Stampa, Augusta Montaruli: "Il vero legame tra sinistra e Askatasuna"

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"Questo episodio dimostra come a sinistra ci sia un problema di tolleranza, rispetto, democrazia": Augusta Montaruli, vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia e parlamentare di Torino, lo ha detto in un'intervista al Secolo d'Italia, commentando l'assalto dei pro Pal alla redazione del quotidiano La Stampa. "Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi episodi di violenza sempre da quelle frange nel silenzio dei partiti alla nostra opposizione. Oggi l’Italia tutta paga quella mancata presa di distanza: l’assenza di una stigmatizzazione e di provvedimenti di isolamento degli estremismi sta portando tutti a sentirsi legittimati agli atti più violenti", ha aggiunto la Montaruli, che due giorni fa era nella delegazione del partito per portare solidarietà alla redazione del giornale.

La deputata ha detto la sua anche sul fatto che decine di responsabili dell'assalto sono stati individuati e molti di questi, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risultano essere affiliati al centro sociale Askatasuna: "Se sai che ad una manifestazione possono esserci delle sacche di facinorosi o non ci vai o pretendi che non ci siano loro, non stiamo parlando di soggetti sconosciuti ma pienamente riconoscibili, legati a galassie di collettivi e centri sociali. D’altra parte, come avvenuto a Torino, quando esponenti dei partiti che hanno governato o governano la città manifestano per la liberazione di un individuo ritenuto pericoloso per la sicurezza nazionale e che gli aggressori a la stampa definiscono 'fratello' si ha la certezza di simili aderenze".

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Il comune di Torino, però, avrebbe addirittura stretto un patto di collaborazione con il centro. E a tal proposito la Montaruli ha sottolineato: "È scandaloso ma avviene per una ragione politica: evidentemente anche questo patto dimostra quantomeno ideologicamente come parte della sinistra dipenda da queste frange che mal sopporterebbero l’isolamento delle persone che ruotano intorno ad Askatasuna, Questa commistione però la paga l’Italia e la città tutta. Quel centro sociale va sgombrato e il palazzo destinato ad un uso che nulla ha a che vedere con quella sigla non per l’occupazione in sé ma perché nessun pentimento vi è mai stato verso gli atti di violenza compiuti anzi la loro aggressività dettata da un odio ideologico è più che mai attuale".

"La libertà di stampa va tutelata e l’atto subito dal quotidiano torinese è vigliacco e violento. Inammissibile che la redazione sia stata presa come bersaglio solo per aver riportato la verità. Ancora più sconcertante il messaggio lasciato dagli aggressori che hanno parlato di 'sanzione' nei confronti dei giornalisti. Parole non molto diverse da quelle di Albanese che con il suo 'monito' ha confermato come ci sia un filo rosso di violenza diffusa e giustificata a cui tutti ci dobbiamo ribellare", ha aggiunto la deputata riferendosi al commento della relatrice speciale Onu Francesca Albanese. 

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