Se chi assicura di voler scegliere l'astensione fosse costretto a votare, vincerebbe ancora Fratelli d'Italia. Insomma, si imporrebbe sempre Giorgia Meloni. Questo è il verdetto che emerge dall’ultimo sondaggio targato Nando Pagnoncelli, amministratore delegato di Ipsos Italia, report presentato durante l’ultima puntata di DiMartedì, il talk di approfondimento politico di La7, condotto da Giovanni Floris. La puntata in questione è quella di martedì 2 dicembre.
Il titolo dell’indagine ne chiarisce alla perfezione il perimetro: "Per chi voterebbero gli astenuti se fosse obbligatorio votare?". I risultati mandano un segnale forte. Pagnoncelli ha raccolto opinioni da quell’Italia che, alle urne, di solito non ci va: un blocco consistente, silenzioso, che però rivelerebbe affiliazioni e preferenze ben definite se costretto a scegliere. Dietro la mancata partecipazione non c’è solo pigrizia o distrazione: stando al sondaggista, molti astenuti - se spinti a esprimersi - mostrano preferenze che sfidano l’idea "dell’uomo che non sa per chi votare".
Veneto, sondaggio Pagnoncelli: +36% per il centrodestra, un plebiscito
A sinistra c'era chi pensava che sfruttando la guerra trasversale sul "terzo mandato" e l'addio obblig...E Pagnoncelli spiega: "Quello degli astensionisti è un fenomeno in crescita nel nostro Paese e il 42% del campione ha dichiarato di volersi astenere. A questi è stato chiesto per chi voterebbero, però, se fossero costretti". E guarda un po', "il primo partito di governo resta comunque Fratelli d'Italia al 20,3%, poi Forza Italia al 9,8%, quindi Lega al 6,9% e Noi Moderati solo per lo 0,8%. Per quanto riguarda l'opposizione vediamo che il Movimento 5 Stelle prevale sul Partito Democratico, 19,8% contro 13,7%. Di seguito Avs con il 7,8%, poi Carlo Calenda con Azione al 6%, via via tutti gli altri con percentuali minori".
Sondaggio Pagnoncelli, FdI inscalfibile: tutte le cifre dell'ultima rilevazione
Dopo tre anni di governo, il consenso di Fratelli d’Italia appare inscalfibile. È questo il dato più...Certo, le proporzioni della leadership di FdI non sono quelle restituite dal campione che, interpellato dai sondaggisti, assicura di voler andare a votare. E però non si può fare a meno di notare come, anche in questa particolare forchetta, quella degli astenuti, ad imporsi sarebbe sempre il partito della presidente del Consiglio. Un altro segnale positivo per Palazzo Chigi, altro segnale da non sottovalutare per le opposizioni.




