L'Italia e Giorgia Meloni "fanno parte del piano di Donald Trump". Ne è convinto Massimo Giannini, editorialista di Repubblica, che ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 illustra la sua teoria del complotto americano contro l'Unione europea. Di cui la premier italiana, per l'appunto, sarebbe complice.
Oo spunto del dibattito è il documento sulla sicurezza americano in cui si delinea il futuro dell'Unione europea e dei rapporti tra Casa Bianca e Vecchio Continente negli anni a venire.
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C’è un Massimo Giannini critico con il governo (e questa non è una novità), ma anche obiettiv..."Questa è la dottrina Monroe rivista e non stupisce che Trump si stia muovendo in quella maniera - spiega Giannini -. Nel documento classificato si fanno i nomi, viene messo nero su bianco che esiste una strategia ed è quella enunciata da Steve Bannon e JD Vance, e cioè lavorare con le forze sovraniste estreme europee per lasciare che l'Europa resti una accozzaglia di nazioni tributarie, vassalle".
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L'era italiana di Repubblica sta per finire. Ora dovrebbe avere inizio quella balcanica, più nello specifico ..."Il problema - insiste Giannini - è che l'Italia è tra queste nazioni e Giorgia Meloni sta dimostrando nei fatti di stare facendo il gioco di Trump, perché questo sta succedendo. Negli scacchieri internazionali purtroppo l'Italia è l'anello debole europeo, e sta corrodendo dall'interno la tenuta del modello europeo".
Giannini su Trump e Meloni, guarda qui il video di Otto e mezzo su La7
"Questo documento non è così ufficiale, bisogna conoscerne meglio i dettagli", puntualizza per Brunella Bolloli, firma di Libero. "L'Italia fa da ponte tra Stati Uniti ed Europa. Questo si vede, ad esempio, nei recenti incontri con Zelensky a Roma, prima dal Papa e poi a Palazzo Chigi. La Meloni è presente e attiva nel processo di mediazione". "Dove l'Italia non c'è", polemizza Giannini. "La Meloni c'è... si vede, altrimenti Zelensky non sarebbe venuto da lei e non ci sarebbero trattative in corso. Francia e Germania hanno posizioni più ostili alle politiche di Trump. La Meloni, invece, va d'accordo con Trump e questo rappresenta un valore aggiunto nei negoziati internazionali".




