Dopo giorni di silenzio sull'inchiesta di Genova che vede Mohammad Hannoun accusato di aver finanziato Hamas attraverso la sua associazione Abspp, Giuseppe Conte ha scelto i social per un contrattacco. In un video pubblicato il 30 dicembre 2025, il leader M5S si presenta come vittima: "Adesso cercano di infangarci. A noi che siamo sempre contro qualsiasi forma di violenza e terrorismo, ci accusano di aver favorito il finanziamento di Hamas. Follia assoluta". Conte accusa gli avversari di strumentalizzare il caso per "pulirsi la coscienza" e infangare la "battaglia giusta" contro il "genocidio in corso" a Gaza, lodando i giovani che si sono mobilitati.L'ex premier evita chiarimenti sui rapporti tra il Movimento e Hannoun, optando per una difesa vittimistica e complottista, usando termini come "genocidio" come scudo. Immediata la replica di Federico Mollicone (Fratelli d'Italia): "Conte finge di ignorare la realtà. Al centro c'è l'associazione di Hannoun, e la deputata M5S Stefania Ascari ha promosso donazioni con coordinate bancarie, partecipando a missioni in Libano, Siria e Turchia". Mollicone critica l'uso propagandistico di "genocidio", ricordando che Israele ospita due milioni di arabi pacificamente, e l'Italia ha fornito aiuti concreti ai palestinesi.
"Conte non usi retorica per coprire colpe. In altri contesti, politici coinvolti sarebbero indagati. Chiediamo chiarezza immediata". Sul fronte giudiziario, Hannoun – detenuto a Marassi – è stato interrogato il 29 dicembre dalla gip Silvia Carpanini. Si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a dichiarazioni spontanee: nega finanziamenti al terrorismo, affermando che i fondi (conti bloccati da anni) erano per beneficenza umanitaria. L'inchiesta, supportata da intelligence, procede con accuse di finanziamento al terrorismo.




