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Casini scarica Cuffaro. L'Udc si spezza in Sicilia.

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Il segretario dei centristi: "Personaggio scomodo". La causa è l'intenzione della corrente siciliana di appoggiare il Governo

Roberto Amaglio
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E venne anche il giorno dell'Udc. Dopo aver spinto diversi esponenti del Pdl a defilarsi dalla scena politica, convinto il Pd a rivedere la posizione di alcuni dei suoi rappresentanti (su tutti l'ex sindaco di Firenze Domenici e Bassolino) e, dulcis in fundo, aver messo in difficoltà il Presidente della Camera Gianfranco Fini (alle prese con le arcinote vicende sull'appartamento di Montecarlo e i contratti agevolati in Rai per i parenti), la questione morale sembra irrompere prepotentemente anche nel partito dei centristi guidati da Pier Ferdinando Casini. A riportare il tema in auge sono state le stesse dichiarazioni del segretario dell'Udc riprese da diversi quotidiani, il quale ha apostrofato Salvatore Cuffaro come un personaggio scomodo per le vicende politiche del partito. Un attacco che ha spinto l'ex presidente della Regione Sicilia (condannato in Appello a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa) a replicare. "Sono dispiaciuto per le parole dette sul mio conto dal mio amico Casini. Continuo a preferire l'eleganza del silenzio e prego anche per lui". Questione morale o strappo politico? – Si potrebbe parlare a lungo delle tempistiche con cui il segretario dell'Udc si è pronunciato sulla posizione del “suo” uomo: Cuffaro, infatti, era già stato condannato in primo grado a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato nel processo “talpe alla Dda” prima delle elezioni del 2008, quando il partito decise di affidarsi ancora a lui, eleggendolo poi come Senatore. E del resto, nonostante il 23 gennaio 2010 la Corte d'Appello di Palermo abbia confermato tale condanna, Cuffaro ha mantenuto il suo posto sia al Senato che all'interno della Commissione di Vigilanza Rai (incarico ottenuto il 14 febbraio 2009). Perché quindi questo strappo tra Casini e Cuffaro? Le motivazioni non sono certamente riconducibili alla famigerata “questione morale”. Tutt'altro, il problema sono i rapporti politici tra il partito centrale e la sua componente siciliana, di cui sono referenti proprio Salvatore Cuffaro e Saverio Romano. Lo stesso Romano, infatti, ha ammesso nei giorni scorsi che una parte dell'Udc voglia sostenere il Governo in vista del discorso del Premier in Parlamento di fine settembre. Un'apertura che, complice la girandola di voci sulle trattative tra il Cav e alcuni parlamentari centristi, ha incrinato i rapporti tra le parti. Non è escluso, quindi, che in questi ultimi giorni di estate un altro partito perda alcuni suoi pezzi. Proprio per questo Casini avrebbe iniziato a fare i suoi conti. “La minoranza interna – avrebbe spiegato ai suoi – rappresenta per l'Udc lo 0,6% dei nostri voti; ma c'è da considerare il peso di tante critiche che ci sono venute addosso”.

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