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Il leader del "nuovo Ulivo" sarà deciso dalle primarie

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Intesa tra Bersani e Vendola. Obiettivo allargare la base. "Non impongo nè non voglio veti", ha detto il governatore pugliese

Roberto Amaglio
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Saranno le primarie a decidere chi sarà il candidato premier del centrosinistra alla prossima tornata elettorale. Dopo molti bisticci, perplessità e qualche mugugno, la scelta di rimettere "in palio" il ruolo di anti-Silvio è stata annunciata oggi da Pier Luigi Bersani e dal Governatore della Puglia Nichi Vendola, incontratisi a pranzo proprio per discutere sulle prossime mosse del "nuovo Ulivo". "Abbiamo ribadito il meccanismo delle primarie di coalizione - ha risposto il segretario del Pd ai giornalisti - perchè è una cosa a cui teniamo molto, le abbiamo inventate noi. Saranno perciò i cittadini a decidere chi meglio può sconfiggere Berlusconi". Bersani ha spiegato che questo colloquio, a cui ne seguiranno altri, rientra nella strategia del Pd in vista del Nuovo Ulivo, che prevede un patto di consultazione sul programma per il governo a partire dalle forze di centrosinistra, insieme a questo c'è il progetto di "mettere in sicurezza la democrazia, che facciamo con tutti". "Oggi registro un passo avanti significativo, vogliamo darci una mano per costruire una grande piattaforma per l'alternativa a partire dai problemi del Paese. Il patto vuol dire vedersi e tenersi raccordati e a misurarsi sulle proposte concrete, anche sulla riforma elettorale. Non vogliamo rifare l'Unione, il progetto questa volta deve dare garanzie di concretezza e serietà". Nonostante il passo avanti fatto, nemmeno Vendola si sbottona più di tanto. "Oggi c'è stato un accordo sul metodo - ha detto il leader di Sel -, un passo in avanti verso il superamento di polemiche a volte anche alimentate in modo malizioso. Tuttavia non mi ritengo all'interno dell'Ulivo, nè mi predispongo ad entraci; non mi interessano le formule nominalistiche ma il programma, dobbiamo fare lo sforzo di immaginare cose differenti da una semplice sommatoria". Aperti anche all'Udc - Se i due esponenti del Pd e di Sel non vogliono ripetere l'esperienza dell'Unione "Prodiana", entrambi però non escludono di aprire le proprie porte anche all'Udc. Bersani parla di "costruire proposte a partire dal centrosinistra da rivolgere a tutte le forze di opposizione", mentre Vendola afferma che "dobbiamo mettere in campo una grande costruzione politica: non voglio subire veti nè esercitarli su altri. Chiunque voglia contribuire al cantiere è il benvenuto".

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