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La Camusso: "Subito la patrimoniale, no all'Ici"

La leader Cgil: "Tassare le grandi ricchezze e le seconde case, non le prime. Nel governo non solo uomini o milanesi"

Giulio Bucchi
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A Mario Monti non piace essere tirato per la giacchetta, ma Susanna Camusso ci prova lo stesso. Il segretario della Cgil prova già a dettare l'agenda al nuovo premier ancora alle prese con qualche impasse su formazione della squadra di governo e, soprattutto, programmi. E qui gioca la Camusso: patrimoniale, ora. "Al presidente Monti sottolineeremo che le ricette finora presentate non sono utili e ascolteremo cosa ci dirà - ha spiegato a Palermo la leader del sindacato di sinistra -. L'Italia ha bisogno di un'altra politica economica che si basi sull'equità sociale e bisogna partire dalla redistribuzione fiscale, da una patrimoniale sulle grandi ricchezze". Non solo. "Oltre che una patrimoniale sulle grandi ricchezze, pensiamo che il governo debba agire sulle rendite finanziarie e sui grandi immobili e le seconde case". Sbagliato, invece, parlare di Ici: "Se la mettono sulla prima casa si parte maluccio", avverte a chiare lettere la Camusso, che poi inserisce anche un altro veto: "Ai governi tecnici, ai governi d'emergenza, ai governi su Marte diciamo che l'articolo 18 noi non lo cancelleremo mai perché è una legge a scopo deterrente". Per finire, la Camusso mette becco anche sul colore del nuovo esecutivo: "Non mi esprimo sui nomi, certo sarebbe estremamente negativo avere un governo di soli uomini e di soli uomini della cintura milanese". Più che quote rosa, quote rosse.

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