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Legge anti-corruzione, Pdl avverte: "No a testi preconfezionati"

Venerdì la capigruppo alla Camera con all'ordine del giorno i temi sulla giustizia. Gli azzurri avvertono Monti: "No ad azioni unilaterali"

Nicoletta Orlandi Posti
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Nel vertice tra i leader di maggioranza, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini, è stato trovato un accordo sulla riforma della legge elettorale, da inacrdinare nel contesto della riforma della Costituzione. Ma dal Pdl sono arrivati veti sulla legge anti-corruzione. Venerdì ci sarà una capigruppo alla Camera con all'ordine del giorno i temi sulla giustizia e il partito di via del Plebiscito ha avvertito, per via informali, il governo sulla necessità di non procedere in maniera unilaterale. Oltre alla responsabilità civile per le toghe e al provvedimento sulle intercettazioni, alla presenza del Guardasigilli, Paola Severino, si parlerà soprattutto di corruzione. Cicchitto chiama Monti - Il timore del partito è che il ministro della Giustizia voglia portare alla riunione un testo 'preconfezionato'. "In queste situazioni il metodo serve a salvaguardare il merito", spiegano fonti parlamentari del Pdl. Gli 'sherpa' del Pdl si incontreranno prima dell'incontro che il responsabile di via Arenula avrà con i capigruppo per fare il punto della situazione. Martedì mattina il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha avuto un colloquio telefonico con il premier Mario Monti, proprio per sottolineare l'esigenza - riferiscono fonti parlamentari - che ogni testo venga discusso prima con le forze politiche. Il Pdl avrebbe chiesto dunque spiegazioni in merito, aggiungono le stesse fonti.  

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