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Donzelli fa impazzire la piddina Malpezzi: "Capisco il nervosismo... da che parte state?"

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Le parole di Giovanni Donzelli sul caso Cospito e il Pd fanno ancora discutere. A ridosso del tanto contrastato discorso in Aula, il responsabile dell'organizzazione nazionale di Fratelli d'Italia viene chiamato a dire la sua in tv, ad Agorà. Accade nella puntata di mercoledì 1 febbraio, quando la conduttrice di Rai 3 Monica Giandotti lo fa sedere di fronte a Simona Malpezzi. Inutile dire che in breve tempo il deputato viene tirato in mezzo a un acceso botta e risposta. "L'Italia in questo momento è sotto attacco da più parti, anche internazionali, di anarco-insurrezionalisti e terroristi che stanno incendiando le macchine e stanno facendo attentati alle sedi delle ambasciate - spiega Donzelli -. L'Italia è sotto attacco perché c'è questo terrorista Alfredo Cospito che in passato ha messo le bombe alle caserme dei carabinieri e che sta facendo una battaglia contro il 41 bis".

Come già ribadito alla Camera, il deputato ricorda che un'evidenza è sotto gli occhi di tutti: "Questa battaglia piace alla mafia che teme il 41 bis più di ogni cosa. Il boss mafioso se finisce in carcere per qualche anno si rafforza sul territorio ma, se finisce al 41 bis, perde i legami con il territorio, inizia a collaborare e si pente". Per questo "per lo Stato italiano è importante difendere il regime di 41 bis. Sono decenni che la mafia prova a far cambiare idea. E, mentre lo Stato è sotto attacco, membri di una delegazione parlamentare del Pd vanno a trovare Cospito e, all'uscita, mettono in dubbio che sia opportuno il 41 bis per Cospito".

 

 

Da qui la necessità per Donzelli di ribadire la domanda che ha scatenato il caos in Aula: "Le istituzioni per il momento reputano giusto il 41 bis per Cospito. Io chiedo al Pd: in questo momento che lo Stato è sotto attacco voi da che parte state? Ma davvero adesso il problema è sapere come Donzelli ha avuto il documento di cui ha parlato in Aula? Non è un problema di opportunità politica che il Pd vada a trovare un terrorista in carcere dando un messaggio sbagliato alla nazione?".       

 

 

 

A stretto giro non manca la replica di chi i dem li rappresenta. "Fdi ha sempre bisogno di trovare un nemico, sia quando era all’opposizione, sia oggi che è al governo. Una volta sono i benzinai, un’altra volta è il partito democratico. I deputati del Pd hanno fatto una cosa che è non solo una prerogativa ma un dovere di un parlamentare: andare a verificare le condizioni di salute di chi è in carcere. Questo non c’entra con il 41 bis, con il terrorismo, con la mafia". Ecco allora l'attacco a Donzelli: "Ha leso la reputazione del Parlamento e ha usato delle informazioni che possono mettere a rischio indagini. Io quelle informazioni non le ho, forse perché non vivo con il vice di Nordio, il sottosegretario Delmastro, che ha sbagliato a darle informazioni riservate. Pensate di essere al bar anche quando siete al Parlamento. E non posso pensare che la presidente del Consiglio ieri non le abbia fatto una telefonata o che l’abbia fatta lei". Parole liquidate in men che non si dica dal deputato di FdI che, senza ancora ottenere risposta dal Pd, conclude: "Capisco il suo nervosismo, perché dovete spiegare il motivo per cui state dalla parte di Cospito". 

 

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