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Maurizio Gasparri asfalta il grillino: "Cialtrone, mi minacci? Stai buono"

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Il clima si fa incandescente a L'Aria Che Tira nella puntata di martedì 25 luglio. Qui, su La7, Maurizio Gasparri e Leonardo Donno non se le mandano a dire. Al centro il salario minimo. Proprio su questo Francesco Magnani incalza il parlamentare del Movimento 5 Stelle chiedendogli perché l'opposizione si sia accorta solo ora di questa necessità. "Il problema sono i politici come Gasparri da trent'anni in Parlamento", esordisce il grillino scatenando l'ira del senatore di Forza Italia.

 

 

Ma, incurante della replica, Donno prosegue insultando: "Ma stai buono". Questo però non basta a placare Gasparri. Anzi, "Cialtrone, qui siamo alle minacce. Stai buono?", tuona l'azzurro mettendo in mezzo anche il conduttore. A suo dire, colpevole di non essere intervenuto contro il suo ospite. "Caro conduttore, non accetto di essere minacciato" attacca ancora il senatore. E Magnani allora si difende: "Nessuno l'ha minacciata, ma chiedo a Donno di non delegittimare l'interlocutore". A quel punto Gasparri conclude dando ancora del "cialtrone, miserabile" a Donno. 

 

 

Poco prima il Cinque Stelle aveva attaccato l'esecutivo. Il motivo? "Come al solito la premier Meloni cerca di spostare l'attenzione da tutt'altra parte invece di dire le cose come stanno. Tipico di questo governo, ma gli rinfreschiamo la memoria: la prima proposta del Movimento 5 Stelle per introdurre il salario minimo è del 2013. Dieci anni, a differenza della presidente del Consiglio che invece si è svegliata casualmente ai primi sondaggi in cui la maggior parte degli italiani si dice a favore di questa misura. Che sia un caso?".

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