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Tom Cruise in volo: Top Gun è una garanzia (per gli ascolti)

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Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Top Gun) No, non siamo negli anni dell’edonismo reaganiano, degli show goliardici di Renzo Arbore e Roberto D'Agostino, dell’Italia tardo-democristiana di cui una gran parte s’identificava nelle gesta aeree del tenente “Maverick” impersonato da Tom Cruise. Sono passati quasi 40 anni eppure Top Gun continua ad ammaliare il pubblico tv nonostante ai tempi fosse stato criticato per il suo politically incorrect e accusato di essere strumento propagandistico del Pentagono promuovendo l’arruolamento in marina di giovani destinati a morire. Qui siamo all’opposto dell’ideologia woke e i picchi lo dimostrano: la partita di beach volley con i fisici scolpiti “machisticamente” in bella mostra, il trionfo dei caccia americani sui Mig sovietici o la tragica morte del compagno di volo di Cruise sfondano il 7% di share. Per carità, non si tratta di un confronto diretto e omogeneo, ma potrebbe essere interpretato come un segnale che due under 30 su tre venerdì sera abbiano preferito un film “militarista” alle elucubrazioni gauche del team di Propaganda Live che, pur segnando il 6.1%, pesca soprattutto in una platea più matura. Top Gun, Rambo, o i film di Bruce Lee: una struggente nostalgia che coinvolge grosse fette di audience e fa venire il sospetto che nella società italiana sia in atto un profondo cambiamento culturale. E non nella direzione voluta © RIPRODUZIONE RISERVATA da Elly.

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