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Conti pubblici: Tremonti, debito salito per garantire diritti cittadini

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Economia

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Roma, 20 apr. (Adnkronos) - Il debito pubblico in Italia ''e' salito perche' non abbiamo negato quello che ritenevamo giusto, cioe' i diritti della gente''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di una audizione in commissione Finanze alla Camera. Il ministro ribadisce la giusta scelta di non fare spesa per sostenere i consumi: ''Quante volte ho sentito dire che dovevamo fare deficit per sostenere la domanda, credo che sarebbe stata una scelta sbagliata e la realta' lo dimostra''. Il debito, prosegue Tremonti, ''e' cresciuto in tutti i paesi a una velocita' impressionate, enormemente superiore a quella del debito italiano. Potevamo fare diversamente con pil che cadeva? Certo. Dicendo a malato non ti do le medicine perche' caduto pil e al pensionato non ti do la pensione. Abbiamo garantito la tenuta sociale a fronte di un deterioramento del pil''. Il prodotto interno lordo e' quindi caduto per conservare i diritti della la gente e il ministro si dice convinto che sia stata ''la politica migliore dal lato dell'etica sociale e della morale pubblica''. In altri paesi ''non solo e cresciuto il debito ed e' caduto il pil e la tenuta sociale, ma sono stati necessari anche colossali interventi sul settore bancario e finanziario, che in Italia non sono stati necessari. Per fortuna non sono state fatte scelte che avremmo avuto difficolta' a fare, come quella di utilizzare i soldi dei cittadini per salvare le banche'', conclude il ministro.

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