Omicidio Rea: tracce di sangue e un orecchino nel bosco, verso svolta nel giallo
Cronaca
Teramo, 23 apr. (Adnkronos) - ''Stiamo raccogliendo una mole di elementi. Stiamo cercando tracce, tutto cio' che e' utile. Abbiamo messo insieme tanti reperti, che poi dovranno essere analizzati per darci delle risposte. Perche' ogni traccia, evidemente, esclude certe ipotesi e ne apre altre''. Lo afferma all'ADNKRONOS il comandante provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno, colonnello Alessandro Patrizio, impegnato con i suoi uomini in un secondo sopralluogo nella zona boschiva dove e' stato ritrovato il povero corpo sfregiato di Carmela Rea, la 29enne di Somma Vesuviana scomparsa lunedi' pomeriggio da Colle San Marco di Ascoli Piceno e trovata uccisa mercoledi' pomeriggio a Ripe di Civitella, nel teramano. Si fa sempre piu' strada l'ipotesi che Carmela, o Melania, come tutti la chiamavano, sia stata uccisa nel luogo dove poi e' stato trovato il cadavere, nella zona di Casermette, a qualche chilometro di distanza dall'area pic-nic dove si trovava con il marito e la figlioletta di 18 mesi prima di sparire. Proprio nella zona si trova il poligono di tiro dove il caporale Salvatore Parolisi, marito della Rea, accomagnava le soldatesse a sparare. (segue)