Immigrati: Emilia Romagna accogliera' fino 3.850 profughi del Nord-Africa
Cronaca
Bologna, 27 apr. - (Adnkronos) - La Regione Emilia Romagna accogliera' complessivamente, seppure in modo progressivo, 3.850 profughi provenienti dal Nord Africa. E' questa l'indicazione del Piano nazionale, le cui linee guida individuano "un criterio di equa e contestuale ripartizione" dei rifugiati fra tutte le regioni (escluso l'Abruzzo), in modo proporzionale (un rifugiato ogni 1.260 abitanti) rispetto alla popolazione residente, compresi i residenti stranieri. A darne comunicazione all'assemblea legislativa e' stato oggi l'assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo. In particolare sono previsti "5 step successivi di 770 rifugiati ciascuno, che coinvolgeranno tutte le province, - ha specificato l'assessore - in fasi temporali diversificate e proporzionalmente alla popolazione". Dal 15 aprile scorso ci sono gia' state tre assegnazioni successive di 102, 35 e 53 migranti beneficiari di un permesso di soggiorno per motivi umanitari della durata di 6 mesi. Alle tre assegnazioni citate, pari a 190 migranti, si aggiungono 30 minori, di cui 21 rivelatisi maggiorenni, e 48 persone provenienti dai Cie, per un totale di 268 migranti. "Al momento, le presenze aggiornate nei Cie sono pari a 171 persone" ha riferito l'assessore spiegando che i minori stranieri non accompagnati sono esclusi dal conteggio del Piano nazionale, ma inclusi ai fini delle assegnazioni di risorse, in quanto ospitati dall'apposita rete di accoglienza dei Comuni. Sulla base di quanto riferito nell'ultima riunione della Cabina di regia del 21 aprile scorso, i problemi piu' rilevanti da mettere a punto con il dipartimento nazionale di Protezione civile sono, secondo la Regione, la definizione di un corrispettivo economico adeguato per vitto, alloggio e assistenza pari a 50 euro a persona; l'individuazione di uno standard di servizi per coloro che vedranno riconosciuto il loro stato di profugo; l'individuazione di una linea di comportamento uniforme rispetto a chi, munito di autorizzazione ex art. 20, si presentera' autonomamente per essere assistito nei Comuni.