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1 maggio: Napolitano, Italia sia sempre piu' Repubblica fondata sul lavoro

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Politica

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Roma, 30 apr. - (Adnkronos) - L'Italia deve essere sempre di piu' una Repubblica fondata sul lavoro. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia per la Festa del Lavoro svoltasi al Quirinale. "E' cosi' -ha sottolineato- lo sentiamo tutti. Lo sviluppo economico e la sua qualita' sociale, la stessa tenuta civile e democratica del nostro Paese, passano attraverso un deciso elevamento dei tassi di attivita' e di occupazione, un accresciuto impegno per la formazione e la salvaguardia del capitale umano, un'ulteriore valorizzazione del lavoro, in tutti i sensi". "Nel celebrare il 150° anniversario dell'Unita' d'Italia -ha ricordato poi il Capo dello Stato- ho richiamato le grandi prove di impegno collettivo che hanno segnato la nostra storia e che ci indicano la via di una rinnovata fiducia in noi stessi. Debbono fare la loro parte -perche' il Paese possa fronteggiare con successo le sfide di oggi e di domani- quanti hanno ruoli di rappresentanza e di guida nella politica e nelle istituzioni, nell'economia e nella societa', ma in pari tempo -come volli sottolineare nel mio messaggio di fine anno- ogni comunita', ogni cittadino. E dunque, ogni lavoratore, ogni giovane". In precedenza era intervenuto il presidente del Comitato dei Garanti per i 150 anni dell'Unita' d'Italia, Giuliano Amato, che aveva svolto una relazione dal titolo "Fondata sul lavoro". E, proprio riferendosi al contenuto dell'articolo 1 della Costituzione che recita che la Repubblica e' fondata sul lavoro, aveva ricordato che "il suo problema di oggi non e' esserlo di meno e' casomai esserlo di piu'. L'articolo 1, cosi' come e' scritto e come Costantino Mortati ci ha insegnato a leggerlo, ha ancora oggi un'attualita' straordinaria. E insomma uno di quei principi, come ha detto il 25 aprile il nostro Presidente, da non mettere in forse".

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