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Umbria: Cgil, con crisi persi 16.000 posti lavoro, aprire vertenza regionale

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Economia

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Perugia, 2 mar. (Adnkronos/Labitalia) - La crisi economica continua a farsi sentire anche in Umbria, colpendo soprattutto il lavoro, in particolare dei giovani, delle donne, e degli over 50 che vengono espulsi dai processi produttivi. Per questo Mario Bravi, segretario generale della Cgil Umbria, chiede che sia messa in campo "una forte iniziativa con al centro il tema del lavoro e dell'occupazione" e chiede "alla Regione Umbria che si costituisca un tavolo di coordinamento delle crisi industriali aperte nella nostra regione". "Solo nel settore dell'edilizia -ricorda il sindacalista- si sono persi circa 6mila posti di lavoro e altri 10mila negli altri settori produttivi. Il tasso di occupazione sta fortemente scendendo, dopo aver toccato il picco del 64,6% nel 2008. Il numero dei cassintegrati a gennaio 2012 si aggira intorno alle 14mila unita'". "La crisi industriale colpisce tutta la nostra regione -dice Bravi- non c'e' un territorio che ne e' esente, pero' esistono due dimensioni territoriali che esprimono una forte specificita'. L'area ternana, dove va sviluppata una forte iniziativa per valorizzare l'eccellenza rappresentata dal polo siderurgico e dove c'e' l'esigenza di dare una risposta positiva al futuro del polo chimico, nella logica delle materie rinnovabili e della incentivazione e dell'irrobustimento del rapporto chimica-innovazione-ricerca". (segue)

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