Umbria: Cgil, con crisi persi 16.000 posti lavoro, aprire vertenza regionale (2)
Economia
(Adnkronos/Labitalia - "Su queste vicende, in stretto collegamento con le questioni energetiche, occorre rilanciare lo strumento del patto di territorio -avverte Bravi- e del riconoscimento di Terni come area di crisi complessa. Tutto questo richiede un ruolo forte e vero della presidenza del Consiglio dei ministri, sapendo che l'innovazione e la difesa del sistema industriale ternano rappresenta una priorita' della nostra regione". "C'e' poi la fascia appenninica umbra -ricorda il segretario della Cgil Umbria- in cui ci troviamo di fronte a una crisi verticale che mette in discussione lo sviluppo industriale e manifatturiero del territorio, e dove sono in discussione 3mila posti di lavoro su 70mila abitanti. E, al di la' delle apparenze e dei giudizi affrettati, la vertenza dell'Antonio Merloni e' tutt'altro che conclusa". "Per questo chiediamo -conclude Bravi- al governo nazionale di farsi carico di aprire una fase di discussione vera, con impegni precisi, tesi a difendere le caratteristiche industriali e innovative dell'Umbria. Questa e' la priorita': l'apertura di una vera e propria vertenza lavoro. E in questo ambito va collocata anche la discussione sulle riforme, rispetto alle quali la Cgil non solo ha dimostrato disponibilita', ma ha anche avanzato proposte concrete".