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Moda: Anci, vale 7mld euro (+4,8%) produzione calzature nel 2011, vola export (2)

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(Adnkronos) - "In un Paese che sembra cronicamente destinato a erodere posti di lavoro - aggiunge Sagripanti - il calzaturiero e' riuscito nel 2011 a creare nuova occupazione. Un dato che deve incoraggiare ma anche far riflettere. Si parla spesso di nuove professioni e si fa riferimento alle nuove tecnologie come la panacea di tutti i mali. In realta' i settori del manifatturiero sanno creare opportunita' lavorative, come dimostrano questi dati, e soprattutto sono in grado di generare occupazione per giovani con professionalita' e competenze nuove. Penso ad esempio a quante persone oggi occupiamo per confrontarci con i mercati esteri e i nuovi mercati rispetto a solo 10 anni fa". I dati delle esportazioni dei primi 11 mesi del 2011 confermano che tutti e tre i primi mercati hanno avuto incrementi consistenti in valore (Francia +11,6%, Germania +8,8%, Usa +14%), seppure in termini di quantita', col passare dei mesi, sono divenuti invece modesti (+2,4%, +1,9% e +2,8% rispettivamente). Bene, i risultati in Russia (+20% in valore e +15,2% in volume) mentre nell'area europea segni negativi affiorano per Spagna e Austria; nel Regno Unito sebbene i valori rimangano positivi (+4,4%), si assiste a un calo in termini di numero di paia (-7,2%). Dinamici invece i flussi verso il Far East: Giappone, con una crescita del 20,1% in valore, Hong Kong, con un aumento del 47%, e Cina, con un incremento dell'85%. L'aggregato 'Cina e Hong Kong', considerato a livello statistico ancora separatamente, e' divenuto il nono mercato di sbocco, con un valore piu' che raddoppiato negli ultimi 3 anni. Se sul fronte dei mercati esteri sono buoni i risultati raggiunti, decisamente meno favorevoli sono i risultati sul mercato interno. Gli acquisti delle famiglie italiane sono scesi del 2% in volume rispetto al 2010, con un netto peggioramento nel secondo semestre (-3%). In termini di spesa si registra un incremento marginale (+0,8%) dovuto a un aumento dei prezzi medi pari al 2,8%.

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