Libera la cooperante Rossella Urru La Farnesina ancora non conferma
Esteri
Nouakchott, 3 mar. (Adnkronos/Aki/Ign) - Sarebbe libera Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria il 23 ottobre scorso insieme a due cooperanti spagnoli mentre si trovava in un campo per rifugiati Saharawi a pochi chilometri da Tinduf, nel sud dell'Algeria. Una notizia sperata e attesa da tempo, rilanciata dal sito mauritano 'Sahara media' ma non ancora confermata ufficialmente dalla Farnesina: la cooperante italiana e un poliziotto della Mauritania sarebbero stati rilasciati dai militanti di 'al-Qaeda nel Maghreb islamico' in cambio della scarcerazione di un terrorista Tuareg. L'Unità di Crisi del ministero degli Esteri, infatti, sta ancora verificando le notizie relative alla liberazione, come riferiscono fonti diplomatiche. E all'entusiasmo generale che caratterizza i primi commenti a caldo si sostituisce una prudente cautela, in attesa di conferme definitive. "La mia sensazione è positiva, perché al-Qaeda nel Maghreb islamico non ha ancora dato una smentita della liberazione di Rossella Urru" ha detto Andrea Margelletti a SkyTg24, dove è stato specificato che la cooperante non si troverebbe ancora in mani italiane, come detto in un primo momento. "E' una fase di passaggio che non è necessariamente immediata - ha detto Margelletti - Ma la sensazione è che la signora Urru abbia superato la fase più brutta, cioè quella detentiva in mano ad al-Qaeda". Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Garcia-Margallo, si è recato in missione in Mali per informarsi della situazione di Ainhoa Fernandez e Enric Gonyalons, i due spagnoli rapiti lo scorso ottobre a Tindugf insieme alla Urru. E' quanto si legge sul sito de El Mundo, che precisa che Margallo, che ha già fatto ritorno in Spagna, ha incontrato il presidente maliano, Amadou Toumani Touré, e il ministro degli Esteri Soumeylou Boubeye Maiga. Il quotidiano spagnolo riporta poi la notizia secondo la quale 'Jama'at tawhid wa al-Jihad fi Afriqiya al-Gharbiya', il gruppo dissidente di al Qaeda che aveva rivendicato il rapimento, avrebbe chiesto 30 milioni di riscatto per gli ostaggi. Gioia mista a cautela nella sede del Cisp, Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, ente per cui lavora Rossella Urru. ''Siamo ancora in attesa di una conferma ufficiale della sua liberazione. La notizia è per noi la fine di un incubo, non vediamo l'ora di riabbracciarla'', afferma all'Adnkronos Sandro De Luca, responsabile per i progetti per l'Africa della Ong. Rossella Urru è la coordinatrice dei progetti del Cisp nei campi dei rifugiati Saharawi. Rossella Urru, trentenne originaria di Samugheo (Oristano), è stata rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre dello scorso anno insieme a due cooperanti spagnoli in un campo per rifugiati Saharawi a pochi chilometri da Tinduf, nel sud dell'Algeria. In quel campo Rossella Urru, unica italiana, lavorava da due anni, occupandosi della gestione degli aiuti alimentari. Il rapimento di Rossella Urru e dei due cooperanti spagnoli era stato rivendicato lo scorso mese di dicembre dal gruppo dissidente di al-Qaeda nel Maghreb islamico Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya. La famiglia Urru, intanto, è in attesa. "Aspettano una conferma ufficiale dalla Farnesina, che al momento non c'è", riferisce all'Adnkronos il sindaco del Comune di Samugheo, in provincia di Oristano, Antonello Demelas, al termine di una visita ai genitori della cooperante sarda rapita in Algeria. Non hanno ancora avuto nessuna notizia e sono in uno ''stato d'animo pessimo'' riferisce don Alessandro Floris, il parroco di Samugheo, lasciando la casa nel paesino in provincia di Oristano. Don Alessandro Floris ha spiegato che i genitori di Rossella sono fermi ai contatti di ieri con la Boniver. La Farnesina, secondo quanto detto dal prelato, non conferma e non smentisce la liberazione della giovane volontaria. "Il loro stato d'animo è pessimo - ha detto ai giornalisti uscendo dalla casa degli Urru - Prima l'euforia poi la smentita e ora questo accavallarsi di notizie. Rossella a questo punto non è ancora libera", ha detto con tono stizzito. Il mondo del volontariato ha esultato alla notizia della liberazione di Rossella. Ad esprimere soddisfazione il Modavi (Movimento delle Associazioni di Volontariato). "Finalmente una notizia positiva - ha commentato Irma Casula, presidente nazionale Modavi - che ci restituisce la speranza anche per i tanti altri volontari rapiti di cui continuiamo a non avere notizie. E' questo il caso, fra gli altri, di Giovanni Lo Porto della ong tedesca Welthungerhilfe, sequestrato in Pakistan il 19 gennaio". "Ci auguriamo - prosegue - che questi drammatici avvenimenti possano non ripetersi in futuro, e che vengano applicate maggiori tutele e garanzie nei confronti di chi si prodiga, in patria e all'estero, per aiutare il prossimo e che rischia quotidianamente di essere vittima di logiche che certamente non appartengono al mondo del volontariato". Esulta anche il popolo del web: l'annuncio della liberazione di Rossella Urru viene accolto con gioia su Facebook. Appena è stata diffusa, la notizia della sua liberazione è stata pubblicata sui gruppi nati dopo il suo rapimento. Sono bastati pochi istanti e la bacheca del gruppo 'Liberate Rossella Urru' è stata invasa da messaggi di entusiasmo: si va da commenti tipo "oggi è una giornata meravigliosa" a "oggi è un grande giorno per tutti". Anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, si fa sentire via Facebook. "La liberazione di Rossella Urru - dice - è una bella, splendida notizia che ci dà speranza per i tanti che ancora devono essere liberati all'estero. L'impegno del Comune di Milano permane nello sforzo collettivo di ricordare una situazione inaccettabile e contribuire a riportare a casa gli altri ostaggi italiani sparsi per il mondo". A esultare è anche Fiorello, via Twitter. ''E' il caso di dire: 'hip hip URRUUUU'!!!!!!'', è il post con il quale lo showman commenta sul social network la notizia del rilascio di Rossella Urru. Commenti anche dal mondo politico. "La liberazione di Rossella Urru è una bellissima notizia che riempie di felicità il cuore di tutti gli italiani. Abbracciamo idealmente Rossella e ci uniamo con grande commozione alla gioia della sua famiglia e dei suoi amici", afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "In questo momento di sollievo per la nostra connazionale liberata, il pensiero dell'Italia dei Valori - aggiunge Di Pietro - è rivolto ai tanti cooperanti che operano nelle varie parti del mondo e rischiano la vita ogni giorno per portare avanti gli ideali di pace e giustizia sociale". Il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, accoglie ''con soddisfazione la notizia della liberazione di Rossella Urru". Giorgia Meloni mette in correlazione la notizia con la vicenda dei due fucilieri di Marina ancora trattenuti in India. "Gioia per la liberazione di Rossella Urru. Grazie a chi ci ha aiutato a tenere alta l'attenzione. Adesso riportiamo a casa i nostri Marò", scrive su Twitter la deputata del Pdl, che nei giorni scorsi aveva aderito all'iniziativa lanciata da Fiorello sul social network, pubblicando la foto della Urru sul profilo per chiederne la liberazione. "Sono molto contento che sia stata rilasciata Rossella Urru. Proprio ieri abbiamo esposto la sua immagine nella piazza del Campidoglio ed oggi è stata liberata. Forse le abbiamo portato fortuna - dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - Insieme a Gemma Azuni l'aspettiamo in Campidoglio per regalarle l'immagine che avevamo esposto nella piazza". "Contento per Rossella Urru finalmente libera! Grande vittoria anche per la rete!" scrive su Twitter Pier Ferdinando Casini. ''Una gioia immensa e una grande commozione'' commenta il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. ''La Sardegna intera - aggiunge il presidente della Regione - si stringe in un forte abbraccio a Rossella e ai genitori e attende il ritorno nell'Isola di una ragazza che con il suo impegno rappresenta i migliori valori della società''. Casa Urru, intanto, subisce l'inevitabile 'assedio' mediatico: giornalisti, fotografi e operatori tv sono in attesa di fronte alla casa di Rossella, in via Brigata Sassari, a Samugheo, in attesa di notizie da parte dei familiari. All'esterno della veranda nella casa degli Urru è esposto uno striscione con la scritta: 'Graziano, Marisa, Fausto e Mauro. Coraggio. Insieme ce la faremo'. I primi due sono i nomi dei genitori di Rossella, i secondi quelli dei due fratelli.