Perugia: legale famiglia Bianzino, temo che sentenza sia pietra tombale su caso (3)
Cronaca
(Adnkronos) - Per il pubblico ministero Giuseppe Petrazzini invece il caso non necessita di alcun ulteriore approfondimento. E lo ha detto in requisitoria, ricostruendo tutta la vicenda. ''Questo processo ha preso le mosse da una vicenda quanto mai travagliata'', aveva detto in apertura di requisitoria. Ha ricostruito passo per passo tutto la vicenda passando anche per l'indagine di omicidio volontario, poi archiviata. Indagine aperta, ha spiegato lo stesso pm, in seguito alla prima autopsia in cui si ipotizzo' che Aldo potesse essere stato scosso e percosso. Il magistrato ha pero' spiegato che quell'indagine e' stata archiviata per piu' motivi, per le risultanze della seconda autopsia fatta anche dalla dottoressa Anna Aprile in cui si stabili' come Bianzino fosse morto per una emorragia cerebrale. In piu', il pm ha spiegato che le chiavi della cella di Aldo erano custodite in un armadio in cui neanche Cantoro poteva prenderle. ''Piu' le indagini proseguivano - ha detto il pm -, piu' l'ipotesi che Bianzino potesse essere stato aggredito da qualcuno diminuivano''. Per la pubblica accusa Aldo Bianzino non e' stato aggredito da nessuno. Ma la famiglia non ci crede. E pensa invece che ci siano molte incongruenze e molte cose che ancora non tornano nella ricostruzione dell'ultima notte di vita del falegname di Pietralunga che era stato arrestato due giorni prima per delle piante di marijuana che gli erano state trovate nel terreno di sua proprieta'.