Costruzioni: Ance Sardegna, in tre anni persi 15mila posti di lavoro e chiuse 2mila imprese (4)
Economia
(Adnkronos) - In Italia la diminuzione degli investimenti in edilizia residenziale e' stata piu' contenuta e si e' attestata al -16% nel primo semestre 2011 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche l'edilizia non residenziale risulta in sofferenza, con una riduzione dei flussi di investimento che nel primo semestre 2011 si sono ridotti del 45,5% rispetto al 2010. ''I dati riflettono due situazioni. Una restrizione alle erogazioni delle banche - sottolinea il presidente dell'Ance Sardegna Maurizio De Pascale - dovuta ad una difficolta' degli istituti di credito e una crescente sfiducia degli imprenditori nella possibilita' di portare avanti iniziative rispetto alle lungaggini degli iter autorizzativi''. Sono in contro tendenza con il dato nazionale negativo (-3,1%), i mutui erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni nell'isola. Nel primo semestre dello scorso anno, infatti, la variazione percentuale appare positiva (+19,5%). Il Comitato di presidenza dell'Ance nazionale, si e' appellato al presidente del Consiglio Mario Monti ''affinche' attivi misure capaci di ridare liquidita' alle imprese di costruzioni, ridotte ormai allo stremo, coinvolgendo anche l'Ance, la Banca d'Italia e l'Abi. Tra gli interventi richiesti, considerati prioritari, lo sblocco dei pagamenti e la revisione del Patto di Stabilita' interno''. Sono due i punti su cui e' necessario operare secondo l'Ance: smaltire l'arretrato, ovvero liberare le risorse necessarie per pagare i debiti con le imprese, calcolato in circa 70 miliardi di euro. Con il Decreto Liberalizzazioni a Gennaio scorso si sono resi disponibili 5,7 miliardi di euro, di cui 2, eventualmente erogabili in Titoli di Stato e stabilire regole certe per il futuro. Il Ministro delle Infrastrutture Passera ha dichiarato di voler recepire in tempi rapidi la direttiva europea in materia che prevede l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di mettersi in regola con i pagamenti entro 30 giorni, che possono diventare 60, solo in casi eccezionali.