Usa: avvocati assassino Robert Kennedy, c'era un secondo killer
Esteri
Los Angeles, 5 mar. (Adnkronos) - C'era secondo killer nella sala dell'Ambassador Hotel di Los Angeles dove il 5 giugno 1968 Robert Kennedy, appena proclamato vincitore primarie democratiche, fu ferito a morte. E' quanto sostengono gli avvocati di Sirhan Sirhan, l'uomo fermato subito dopo aver sparato e condannato all'ergastolo per l'assassinio del candidato democratico fratello del presidente assassinato cinque anni prima. Ora gli avvocati William Pepper e Laurie Dusek, che rappresentano il 67enne Sirhan che sta ancora scontando la pena in una prigione californiana essendogli stata sempre negata la liberta' condizionale, affermano che di essere in possesso di "prove formidabili" del fatto che il loro assistito non ha sparato i colpi che hanno ucciso Bob Kennedy. Non solo, secondo quanto si legge nelle carte presentate alla corte distrettuale di Los Angeles la scorsa settimana, Sirhan il giorno dell'assassinio non era neanche responsabile delle sue azioni essendo stato "ipnotizzato" dai cospiratori che avevano preparato l'assassinio del candidato democratico in modo da coprire il vero colpevole. (segue)