Porti: assessore Puglia, per sviluppo migliorare sistema controlli sanitari
Economia
Bari, 6 mar. - (Adnkronos) - ''Ci sono merci che potrebbero approdare nei nostri porti ma che gli spedizionieri preferiscono sbarcare in scali piu' vicini ai luoghi in cui ci sono laboratori accreditati per i controlli sanitari. Per poi magari tornare sui nostri mercati attraverso le autostrade. Noi dobbiamo intercettare questi traffici e fare in modo che il nostro sistema funzioni''. Queste le premesse con cui gli assessori della Regione Puglia alla mobilita' Guglielmo Minervini e alla salute Ettore Attolini questa mattina hanno incontrato il direttore dell'Arpa (Agenzia protezione ambiente) Giorgio Assennato e i responsabili degli uffici di sanita' marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), autorizzati a rilasciare il 'Nulla osta all'importazione di alimenti d'origine non animale o altra merce'. Questa problematica, che e' stata sollevata da Apulian Ports, la neo associazione delle tre autorita' portuali pugliesi, incide sul livello di competitivita' dei porti pugliesi. ''L'Arpa - spiega Minervini - negli ultimi due anni ha fatto gia' un gran lavoro per allargare l'ambito della sua competenza sui pesticidi contaminanti, ma per alcune tipologie di controlli non ci sono laboratori accreditati. Per alcuni residui di fitofarmaci, ad esempio, i campioni di alimenti che sbarcano a Taranto vengono inviati a Teramo e possono volerci anche 15 giorni per conoscerne gli esiti, per le indagini sui metalli pesanti alcune merci sono inviate a Varese e vanno via fino a 30 giorni. Abbiamo la necessita' - continua l'assessore - di razionalizzare il sistema e regolare le competenze dei laboratori presenti in Puglia''. (segue)