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Gas: Forte (Cgil), occorreva altra area e British ha cercato di aggirare norme

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Economia

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Brindisi, 7 mar. (Adnkronos/Labitalia) - "Abbiamo sempre ritenuto che ci fossero le condizioni per mantenere l'investimento a Brindisi a condizione che si pensasse a un'area diversa da quella di Capo Bianco". Cosi', Giovanni Forte, segretario generale della Cgil Puglia, commenta con LABITALIA l'abbandono, da parte della British Gas, del progetto d'impianto del rigassificatore a Brindisi, a causa della difficolta' per la concessione delle autorizzazioni. "Non siamo mai stati pregiudizialmente contrari, ma bisognava ragionare -continua Forte- sull'individuazione di un'altra area. Solo che la British ha sempre cercato di aggirare le norme autorizzative, tanto che i lavori furono avviati prima dell'avviamento della procedure necessarie ai permessi. E la Regione -sottolinea- sollevo' il problema in maniera forte, determinando una prima battuta d'arresto, ma anche le istituzioni locali ponevano l'esigenza di ridefinizione e ridiscussione del sito". Da parte del sindacato, comunque, ribadisce Forte, "non c'e' mai stato un atteggiamento di rifiuto, perche' sapevamo che avrebbe potuto rappresentare un volano di sviluppo". "Ma -afferma- non abbiamo condiviso la collocazione, che lasciava enormi problemi di rischio, tant'e' che anche la Regione non ha dato l'approvazione, mentre il Governo, poi, ha assunto una posizione diversa". (segue)

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