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Roma: carabinieri distruggono oltre due tonnellate di cocaina in termovalorizzatore (3)

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Cronaca

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(Adnkronos) - Dalle investigazioni dei carabinieri di Roma e' emerso che il Barbieri, benche' sorvegliato speciale di polizia di Stato con obbligo di soggiorno nel comune di Bologna, continuava a reggere le fila dell'organizzazione criminale investigata, ricevendo i propri accoliti in un albergo della citta' felsinea, oppure incontrandoli durante le poche trasferte in Calabria, autorizzate dall'autorita' giudiziaria per assistere ai procedimenti penali a suo carico. Barbieri e i suoi uomini operavano tramite un affiliato dell'organizzazione, anch'egli calabrese, appositamente stabilitosi in Colombia, il quale era in grado di trattare la fornitura dei carichi di cocaina con la Bacrim colombiana (''Bandas Criminales Emergentes al Servicio del Narcotrafico'') a cui viene attribuito l'invio di tonnellate di cocaina negli Usa e in Europa. Il sodalizio investigato godeva di particolare credito presso tale organizzazione criminale colombiana, tanto da riuscire a ottenere piu' forniture di narcotico nonostante i numerosi sequestri subiti. Al fine di realizzare le ingenti importazioni di droga, il gruppo di calabresi capeggiati da Barbieri si era associato ad alcuni personaggi di origine pugliese esperti di import - export, i quali avevano il compito di gestire le imprese commerciali da utilizzare per l'importazione dal Sudamerica dei carichi di merce legale al cui interno, con varie metodiche, veniva occultata la cocaina. (segue)

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