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Sei campioni del mondo, venti gare e nessun italiano nel Mondiale F1 dei record

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Sport

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Roma, 11 mar. - (Adnkronos) - Venti gare, sei campioni del mondo. Il Mondiale di Formula 1 non è ancora cominciato, ma la stagione 2012 è già nel libro dei record per due primati. Il Gp d'Australia, in programma domenica prossima a Melbourne, è il primo dei 20 appuntamenti in programma fino all'epilogo del 25 novembre in Brasile: mai, nella storia del circus, il calendario è stato così ricco. Sulla griglia di partenza di Albert Park si schiereranno ben 6 piloti iridati. Il ritorno di Kimi Raikkonen, reduce dal biennio di esilio nel Mondiale Rally, regala ulteriore prestigio. Il nome del finlandese si aggiunge a quelli di Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Michael Schumacher, Lewis Hamilton e Jenson Button. Mai tante stelle al volante, per la gioia del patron Bernie Ecclestone. E pazienza se in pista non ci sarà nemmeno un pilota italiano. La Caterham ha lasciato a piedi Jarno Trulli, nessuno ha puntato su Vitantonio Liuzzi: il tricolore viene ammainato completamente per la prima volta dal 1970. Poco male per il boss del Mondiale, che sorride al pensiero di gestire uno show spalmato su 4 continenti: il mappamondo di Big Bernie per ora ignora solo l'Africa ma riconquista gli Stati Uniti. La Formula 1 torna nella versione a stelle e strisce con il Gp texano di Austin, che prova a colmare il vuoto lasciato dall'addio del 2007 Indianapolis e strizza l'occhio al vicino Messico, mercato sempre più interessante e interessato. Rispetto al 2011, il Mondiale ritrova il Gp del Bahrain, cancellato lo scorso anno per i disordini e le violenze che hanno scosso il regno. L'America Settentrionale schiera anche Montreal e riprende quota, quella Meridionale prepara il finale brasiliano, sognando l'ingresso di Messico e Argentina. L'Asia ha aggiunto nel 2011 il tassello dell'India ad un mosaico già ricco: Malesia, Cina, Bahrain, Singapore, Giappone, Corea del Sud e Abu Dhabi. Gli eventi asiatici sono otto, abbastanza per cancellare il primato del Vecchio Continente. L'Europa deve accontentarsi del pareggio: due tappe spagnole (Barcellona e Valencia), Monaco, Gran Bretagma, Germania, Ungheria, Belgio, Italia. Con la gara di Monza, il 9 settembre, il Mondiale si congeda dallo storico cuore della Formula 1. I titoli iridati vengono assegnati nelle nuove terre del circus.

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