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Tv: reclamava vincita a 'Carramba' ma il Tar dice no e da' ragione alla Rai

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Spettacolo

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Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Se la cassaforte di 'Carramba che fortuna' rimase chiusa non puo' bastare la prova 'moviola' del semaforo verde che invece erroneamente si accese per aver diritto alla vincita miliardaria. Si e' conclusa cosi' la vincenda di una concorrente del programam di Rai1 condotto da Raffaella Carra' che rivendicava una vincita di un miliardo di lire che a suo avviso aveva ottenuto nel 1998 nel corso della sua partecipazione al programma. La II sezione del Tar del Lazio ha negato alla donna (una signora di Sassari) l'assegnazione del premio concordando con la tesi che ci fu un 'errore scenografico'. Una sentenza che ha chiuso una battaglia legale durata 14 anni. Era l'11 ottobre 1998, quando la donna partecipo' alla trasmissione per la quale il regolamento prevedeva che il premio sarebbe stato aggiudicato esclusivamente in caso di esito favorevole di una prova. Occorreva introdurre una chiave in una cassaforte e, qualora la porta si fosse aperta, ci sarebbe stata la conseguente e contestuale accensione di un semaforo verde a significare la vincita. Quel giorno pero' accadde che all'inserimento della chiave la cassaforte rimase chiusa ma il semaforo mostro' ugualmente la luce verde. La donna si e' rivolta cosi' al Tar sostenendo che la prova era risultata favorevole e che la porta non si era aperta per un malfunzionamento, nonostante il semaforo fosse stato verde. Tesi pero' contestata dalla Rai, rappresentata dall'avvocato Carlo Pandiscia, secondo la quale il semaforo era solo un elemento scenografico che non comportava l'attestazione dell'esito della prova. Il Tar ha ritenuto non condivisibile la doglianza della donna. "Proprio secondo la disciplina di gara - scrivono i giudici nella sentenza - l'accensione della luce non puo' essere considerata, in se' e per se', un elemento atto a 'determinare' la vittoria, e dunque a costituire il diritto all'aggiudicazione del premio, ovvero a determinare la sconfitta". Di conseguenza "proprio nella meccanica del gioco in questione", nel caso in cui "si accenda una luce che contraddica l'esito della gara, deve ritenersi che il semaforo non abbia assolto correttamente alla sua funzione per un malfunzionamento; e non certo che la vittoria debba e/o possa arridere a chi non sia riuscito a far aprire la porta con la 'giusta' chiave". Dunque alla donna non spettera' il premio sperato.

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