Privacy: Garante, errore limitare azione su imprese
Cronaca
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - "Finora, noi potevamo assicurare alle imprese e alle persone giuridiche un alto livello di protezione. Oggi tutto questo non e' piu' possibile". Il Garante della privacy, Francesco Pizzetti, definisce "un errore" la scelta di ridurre l'applicabilita' del codice per la privacy contenuta nel 'decreto Sviluppo' e nel 'Salva Italia'. La questione e' che si "e' intervenuti sull'impalcatura del nostro codice, limitando in una prima fase fortemente la sua applicabilita' alle persone giuridiche" e poi, successivamente, "escludendola radicalmente. Degli effetti di questi provvedimenti - sottolinea Pizzetti - abbiamo avuto immediato riscontro e in molti casi abbiamo dovuto anche interrompere istruttorie in atto, archiviare segnalazioni delle quali si era avviato l'esame, dichiarare estinti ricorsi ancora non scaduti". Dunque, spiega il presidente dell'Authority, "solo gli strumenti ordinari del diritto e l'adozione di misure adeguate potranno difendere le imprese dallo spionaggio industriale e dai danni conseguenti alla perdita di dati. Accorgimenti non sempre facili da adottare da parte delle imprese, specie quelle di piccole o piccolissime dimensioni". E anche "i presunti giovamenti relativi alla presunta minore onerosita' delle attivita' - incalza - sono assai limitati perche' ogni volta che le imprese trattino dati di persone fisiche, devono comunque rispettare la normativa di protezione dei dati". Per questo, secondo Pizzetti, "e' ragionevole chiedersi se davvero si e' operato con sufficiente ponderazione. Lo stesso vale per l'abolizione del documento programmatico sulla sicurezza, operata con il recente decreto 'Semplifica Italia'. La disciplina di quel documento richiedeva necessariamente di essere rivista, e noi stessi, piu' volte, lo avevamo proposto".