Carceri: Garante Lazio, situazione sanitaria critica (2)
Cronaca
(Adnkronos) - "Nel carcere di Frosinone - spiega il Garante - ogni turno viene coperto da due soli infermieri (uno la sera), in una struttura che ospita 540 detenuti garantendo contemporaneamente la somministrazione dei farmaci, l'effettuazione dei prelievi e l'assistenza alle visite dei medici. In una delle sezioni di Rebibbia N.C. con oltre 400 detenuti, il turno viene garantito da due/tre infermieri. A Velletri, il nuovo padiglione per oltre 200 reclusi e' stato parzialmente aperto in attesa delle assunzioni del personale medico e paramedico. In questa struttura la terapia farmacologica viene somministrata dalle 18.00 fino alle 21.00". "Al 'Mammagialla' di Viterbo, gli infermieri sono insufficienti, come a Cassino - sottolinea - dove ci sono molte difficolta' nell'ottenere il ricovero dei detenuti nell'ospedale cittadino, nonostante le richieste presentate dalla direzione sanitaria del carcere al pronto soccorso dell'ospedale. A Frosinone, Cassino, Viterbo e Regina Coeli da mesi non e' possibile effettuare la fisioterapia. In quest'ultimo carcere la situazione e' ancor piu' delicata, visto che il Dap vi assegna detenuti da ogni parte d'Italia per le cure mediche e fisioterapiche". "L'assistenza sanitaria in carcere prevede, come succede ai liberi cittadini, visite quotidiane e periodiche per accertamenti, diagnostica e consulenze. A Cassino e Velletri c'e' l'ecografo ma manca lo specialista, sempre a Cassino da mesi e' stato chiuso il gabinetto odontoiatrico, a Regina Coeli l'attivita' di odontoiatria sociale e' stata sospesa da dicembre. A Frosinone - aggiunge Marroni - mancano il diabetologo e l'ortopedico; cardiologo, infettivologo e psichiatra sono a disposizione solo poche ore al mese. Per questo problema, a Frosinone e a Viterbo, gli operatori sanitari hanno chiesto alle rispettive direzioni, senza avere risposta, l'aumento delle ore di infermieri e specialisti. Un discorso a parte meritano le visite fuori dal carcere, spesso prenotate mesi prima e poi saltate all'ultimo momento per mancanza di agenti di polizia penitenziaria necessari per la scorta. A Rebibbia n.c. ci sono mesi di attesa per le visite chirurgiche". (segue)