Firenze: Mario Mori venerdi' presenta autobiografia professionale
Cronaca
Firenze, 14 mar. - (Adnkronos) - Venerdi' 16 marzo, ore 18, presso la Sala delle Miniature di Palazzo Vecchio, l'Associazione Nazionale Sostenitori delle Forze dell'Ordine organizza la presentazione di "Ad alto rischio" di Mario Mori e Giovanni Fasanella (Mondadori editore), il libro autobiografico che racchiude la vita e le operazioni dell'uomo che ha catturato Toto' Riina. Il percorso professionale di Mario Mori ha attraversato da vicino le piu' drammatiche e oscure stagioni della nostra storia recente. Alla presentazione del libro, patrocinata dal Comune di Firenze, oltre agli autori parteciperanno: Mauro Tedeschini (direttore del quotidiano La Nazione), Marco Taradash (giornalista ed ex parlamentare), Giovanni Donzelli (consigliere regionale della Toscana), Eugenio Giani (presidente del Consiglio Comunale di Firenze) e Massimo Martini (presidente dell'A.N.S.F.O.). Pupillo del generale Dalla Chiesa, nominato comandante della Sezione anticrimine di Roma il 16 marzo 1978, giorno del sequestro Moro, Mario Mori e' stato, negli anni seguenti, uno dei massimi protagonisti della lotta al terrorismo. Dalla meta' degli anni '80 e' a Palermo a combattere la mafia fino a entrare nel 1990 nel Ros, l'organismo centrale dedicato alla criminalita' organizzata e al terrorismo, (di cui diventera' direttore nel 1998). Oltre ad altri arresti di spicco, contribuisce alla cattura di Toto' Riina. Uscito dall'Arma, andra' a dirigere il Sisde, coordinando le indagini sul terrorismo dopo l'11 settembre. Processato e assolto per presunto favoreggiamento con Cosa Nostra, oggi e' indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. In questa autobiografia professionale, scritta con Giovanni Fasanella, racconta per la prima volta la sua verita' su quasi un quarantennio di storia italiana, dal caso Peci, al sequestro D'Urso, dalle "stragi di Stato" alla cattura del "capo dei capi" Riina. Una vera e propria immersione nelle pagine piu' misteriose di quel periodo e la testimonianza di quanto importante, nonostante tutto, sia stata la funzione delle Istituzioni per allontanare pericolose derive.